Ticino, 17 luglio 2018

Il Cardiocentro passa al "piano b"

Dalla fine di maggio ad oggi nessun aiuto o segnali positivi da parte dell'EOC. La decisione da parte del Gruppo di sostegno Grazie Cardiocentro è l'iniziativa popolare.

Nessun aiuto da parte dell'EOC. Il gruppo di sostegno Grazie Cadiocentro sceglie la via dell'iniziativa popolare dopo aver provato ad avere un rapporto ed un buon dialogo con l'ente ospedaliero.
Di seguito il comunicato:

Il Comitato del Gruppo di sostegno Grazie Cardiocentro, nel corso delle ultime settimane, ha proseguito il suo lavoro valutando l’evolversi della situazione, approfondendo i vari scenari ed affinando la propria strategia in vista dei prossimi mesi.
 
Nel corso della manifestazione tenutasi lo scorso 28 maggio al capannone di Pregassona, alla presenza di 1’500 persone, avevamo annunciato che, qualora l’Ente ospedaliero si fosse ostinato nell’ignorare le nostre proposte e quel sentimento popolare espresso con così tanto affetto dai simpatizzanti dell’istituto, il Gruppo di sostegno si sarebbe chinato su un progetto di iniziativa popolare: il così detto “piano b”.
 
Dalla fine di maggio ad oggi, abbiamo purtroppo dovuto prendere atto della chiara volontà della controparte di erigere un muro. Nella totale assenza di segnali positivi da parte dei vertici dell’EOC, anche solo di disponibilità all’ascolto rispetto alla preoccupazione di migliaia di cittadini per il futuro dell’ospedale del cuore, il Gruppo Grazie Cardiocentro - sentito il Consiglio di Fondazione - ha quindi deciso di intraprendere la via che porta al lancio di un’iniziativa popolare.
 
Per molti mesi, infatti, abbiamo auspicato, e tentato di favorire formalmente e informalmente, un dialogo aperto, schietto e positivo con l’Ente ospedaliero. Ma in risposta sono arrivate solo porte in faccia e attacchi di ogni genere al Cardiocentro, al suo fondatore Tiziano Moccetti, ai collaboratori e agli ammalati che si sono schierati a fianco dell’istituto. Di fronte a tale atteggiamento - purtroppo confermato nuovamente dal presidente dell’EOC nelle sue più recenti esternazioni-  non intravvediamo
altra soluzione di quella di far capo allo strumento principe che la nostra democrazia diretta mette a disposizione di tutti i cittadini. Con piena coerenza rispetto a quanto affermato nel corso degli ultimi mesi e con determinazione rispetto agli obbiettivi sempre lealmente dichiarati.
 
Nella bozza di testo redatta da eminenti giuristi, sono contenuti tutti gli elementi di garanzia fondamentali, affinché il Cardiocentro possa continuare ad assicurare anche in futuro cure di alta qualità a beneficio di tutti i pazienti cardiopatici ticinesi. Così come avvenuto nel corso degli ultimi 20 anni e come comprovato dai numerosi riconoscimenti nazionali e internazionali conseguiti dall’istituto. Tra i punti salienti dell’iniziativa vi è anche la ferrea difesa dei contratti in essere di tutti i dipendenti, che saranno tutelati alle stesse condizioni attuali e a tempo indeterminato.
 
Il Gruppo di sostegno Grazie Cardiocentro è convinto di aver elaborato una proposta solida, moderata e credibile da sottoporre all’attenzione di Governo, Parlamento e cittadini. Una proposta che consente da una lato di rispettare i patti sottoscritti tra le parti vent’anni fa, dall’altro di gettare le basi per un Cardiocentro 2.0 da costruire in stretta collaborazione con l’Ente ospedaliero. Al contrario, infatti, di quanto vogliono fare i vertici dell’EOC - assorbire il Cardiocentro cancellando dal futuro chi lo ha costruito con tanta passione e fatica -noi siamo convinti che la via maestra per una soluzione forte, equilibrata e duratura, passi da una partnership sempre più stretta tra l’ospedale del cuore e l’Ente ospedaliero.
 
Nelle prossime settimane il Gruppo di sostegno Grazie Cardiocentro continuerà il suo lavoro di approfondimento e avvierà la macchina organizzativa per la raccolta delle firme. L’iniziativa, salvo l’intervento di fatti nuovi, concreti e rilevanti, sarà presentata e lanciata nel corso del mese di settembre.

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