Sport, 05 gennaio 2022

«Non tutti sono Novak Djokovic». La polemica in Australia non intende calmarsi

Lo Slam australiano, nel frattempo, rifiuta un giocatore non vaccinato

MELBOURNE (Australia) – Negli ultimi giorni è sicuramente uno dei temi più discussi in ambito sportivo e non solo: la scelta di far partecipare Novak Djokovic agli Australian Open non è andata giù a diversi e, anche sui social, lo scontro è stato netto tra i pro vaccino e i no vax. Il tennista, infatti, è sempre stato restio nei confronti del vaccino anti covid, ma è stato comunque accettato da Tennis Australia grazie a un’esenzione vaccinale, dovuta a presunti problemi del serbo, che – a onor del vero – lo stesso Nole farebbe bene a chiarire per rendere più limpida la sua immagine e quella della federtennis australiana.
 
Sono in tanti ad apparire perplessi in merito a questo annuncio e c’è chi vuole maggiori garanzie anche in merito alle pari opportunità dei vari tennisti. In Australia, infatti, è stato messo in atto un precedente pesante e nelle ultime ore si è palesato un pesante paragone.
 
Gli organizzatori del primo Slam stagionale, infatti, hanno rifiutato un tennista non munito di vaccino:
il giovane talento Aman Dahiya, 17enne indiano, doveva partecipare agli Australian Open 2022. La legge indiana non prevedeva il vaccino per gli Under 18 – soltanto in questi giorni le cose sono cambiate –  e solo per questo motivo Dahiya non si è vaccinato. Gli organizzatori, però, non hanno voluto sentire ragioni e l’agente del tennista non si è tirato indietro: “Aman ha ottenuto il visto per l’Australia, ma gli organizzatori sono stati decisi e non ne hanno voluto sapere, i vaccinati non potevano entrare. Abbiamo spiegato che in India non era legale vaccinare gli Under 18, ma è stato inutile”.
 
Un caso che stride completamente con quanto invece avvenuto con Novak Djokovic, anche se il direttore del torneo, Tiley, ha affermato che "26 giocatori o membri dello staff hanno ricevuto l'esenzione". Emblematiche anche le parole di Jamie Murray, fratello di Andy e doppista britannico rilasciate ai margini dell’ATP Cup: “Se non mi fossi vaccinato, credo che l’esenzione medica non l’avrei ottenuta…”.

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