TICINO - L’intervista rilasciata a liberatv.ch dall’avvocato Renzo Galfetti, figura storica del foro ticinese e attento osservatore della vita politica cantonale, offre un punto di vista decisamente controcorrente rispetto al coro di critiche piovute sull’annunciata rotazione dei Dipartimenti tra i leghisti Norman Gobbi e Claudio Zali.
Secondo Galfetti, il termine usato da molti commentatori è fuorviante: "Il termine 'arrocco' è bislacco, stravagante. Seguo (anche) la politica ticinese, del nostro microcosmo, da 60 anni e da 60 anni sento parlare della necessità di rotazione (termine più corretto) alla conduzione dei dipartimenti cantonali. 60 anni di proclami vuoti e senza a esito, 60 di costante ipocrisia provocata da interessi di potere che hanno sempre legato partiti e politici al loro orticello".
Alla notizia pubblicata in anteprima dal Mattino della domenica, Galfetti ha reagito con entusiasmo: "Appena letto sul Mattino della decisione di Gobbi e Zali di proporre lo scambio dei loro dipartimenti ho subito pensato ad un colpo di genio. E le reazioni esagerate, persino rabbiose, stizzite e irrispettose ed a volte pure isteriche di tutti gli altri partiti lo hanno confermato". L’unico ad aver avuto fiuto politico, secondo l’avvocato, è stato Alessandro Speziali del PLR: "Ha fatto eccezione il solo presidente del PLR, Alessandro Speziali, il quale ha ben capito, con ottimo fiuto politico, che 'prendere atto' sarebbe stata la reazione meno autolesionista. Poi i suoi l’hanno smentito, forse gridando più forte di lui".
Sulla sostanza della mossa leghista, Galfetti non ha dubbi: "Trovo che il rinnovato impegno dei due ministri di occuparsi di altri settori, anche più congeniali per la loro preparazione e con nuove idee, sia lodevole. (...) La Lega, in perdita di velocità avendo assorbito le fattezze di un partito tradizionale, in questa occasione ha infatti ripreso di botto le sue caratteristiche originarie: imprevedibilità, capacità di sorprendere, di sparigliare le carte, di muoversi in modo diverso in fretta e subito". Il risultato? "Ora non so se il riscontro elettorale di tale sorpresa permetterà di rieleggere due consiglieri leghisti, ma di certo sarà un riscontro positivo (...). Questa mossa della Lega imporrà agli altri partiti di mettere in campo i loro migliori candidati. Sarà una competizione certamente più vivace."
Infine, sull’annuncio fatto durante l’apertura dell’anno giudiziario, Galfetti riconosce una certa inadeguatezza nella forma, ma invita a guardare oltre: "Suppongo che il Consiglio di Stato, pur non avendo formalmente ancora ratificato lo scambio dei dipartimenti, già ne fosse informato e già avesse aderito alla proposta. Lo suppongo. Ma, sia come sia, l’anticipazione non è stata molto elegante. Importante è comunque guardare la luna e non il dito che te la indica."
Fonte: liberatv.ch