Mondo, 19 novembre 2018
Italia, no alla recita di Natale a scuola perchè "disturba le altre culture"
foto newtoday.it
"No alla recita natalizia perché disturba le diverse culture religiose presenti nell’istituto". Lo denuncia su Facebook Valeria Alessandrini, assessore leghista alla scuola del Comune di Terni, cittadina nella regione dell'Umbria, nel centro Italia. "La decisione di una dirigente scolastica che ha vietato lo svolgimento di una iniziativa natalizia legata alla messa in scena di quadri viventi con protagonisti i bambini e a tema la nascita di Gesù". La rappresentazione "proibita" è il classico presepe natalizio vivente.
Da parte sua l'istituto, una scuola elementare, non ha negato di avere cancellato l'evento ma ha cercato di smorzare la polemica. "Non ho niente da dire e non ritengo di dover prestare
il fianco a questi attacchi di tipo politico" – ha commentato la preside Maria Elisabetta Mascio, contattata telefonicamente da Terni Today -. "Invito solo le persone ad andare a visitare il nostro sito, dove troveranno le foto del vescovo di Terni che soltanto venerdì è venuto a farci visita a scuola". Nessun ripensamento, dunque.
La polemica ha poi preso un respiro nazionale dopo che il leader della Lega Matteo Salvini ha a sua volta commentato la vicenda sui social. "Si avvicina il Natale e spuntano di nuovo `dirigenti scolastici´ che vogliono impedire le recite ai bambini - scrive su Twitter -. Non si tratta solo di religione, ma di storia, radici, cultura. Viva le nostre tradizioni!"