Mondo, 23 novembre 2018
Per Hillary Clinton l'Europa deve fermare l'immigrazione "per spegnere la fiamma del sostegno ai populisti"
Da paladina della sinistra immigrazionista a oppositrice dell'immigrazione. È la curiosa e improbabile parabola di Hillary Clinton, candidata alle presidenziali americane del 2016. In un'intervista rilasciata alla testata britannica Guardian, dove Clinton veniva intervistata in veste di "figura politica di centro" sulla crescita dei movimenti populisti di destra in Europa e negli USA, Clinton sostiene che l'immigrazione sia la "ciò che ha aceso la fiamma" del sostegno a esponenti e movimenti anti-immigrazione.
Non è certo un cambiamento di opinione, per Clinton i politici che hanno aperto le porte dei loro paesi all'immigrazione hanno avuto "approcci generosi e compassionevoli" che lei dice di ammirare, ma solamente una mossa tattica per frenare la crescita dell'opposizione di destra. "L'Europa deve inviare un messaggio molto chiaro" afferma la ex-first lady "che non sarà in grado di continuare a fornire accoglienza" ai richiedenti l'asilo di mezzo
mondo, perchè altrimenti continuerebbe a scuotere "la stabilità politica".
Dichiarazioni che a destra sono state accolte perlopiù con qualche risata del genere "dai al tuo avversario quel che vuole così nessuno avrà motivo di votarlo" ma non sono andate giù ai suoi sostenitori e chi in genere vedeva nella Clinton una paladina dell'immigrazione e del multiculturalismo. "Quella di Clinton è una capitolazione, non puoi fermare i razzisti facendo il razzista" commenta un utente su Twitter. "Clinton crede che per sconfiggere i populisti bisogna fare i populisti e prendere sul serio la loro xenofobia" è il commento di un altro utente, tutti dello stesso tenore e poco comprensivi delle dichiarazioni dell'ex segretario di stato di Barack Obama. Se Clinton intende veramente ripresentarsi nuovamente alle presidenziali del 2020 come dicono certe voci, è probabile che dovrà far dimenticare questa intervista ai suoi potenziali elettori.