Svizzera, 10 febbraio 2020

Banda di truffatori turchi ha rubato 12 milioni di franchi da pensionati svizzeri nel 2019

Una banda di truffatori, operanti dalla Turchia, ha estorto in totale 12 milioni di franchi nel 2019, sempre con lo stesso trucco. Le vittime sono, quasi sempre, persone anziane.

La truffa è e sempre la stessa: i truffatori chiamano i pensionati con un numero di telefono manipolato, in modosullo schermo della persona contattata venga visualizzato il numero 117. Non c'è un poliziotto alla fine della linea, ma un truffatore turco che sta cercando di rubare i risparmi della vittima.

Il presunto agente di polizia avverte che un furto con scasso ha avuto luogo nelle vicinanze e anche la persona chiamata rischia di essere derubata. Il falso agente di polizia consiglia quindi all'interessato di consegnare temporaneamente tutti gli oggetti di valore e i risparmi a un ufficiale in borghese e di non parlarne con nessuno a causa delle indagini in corso. Poco dopo si presenta una persona che sostiene essere un poliziotto mentre è un complice dei truffatori. La vittima, ignara, consegna i suoi oggetti di valore, e spesso molti soldi, al truffatore.

I dati dell'Ufficio federale di polizia (Fedpol) mostrano quanto successo abbiano
i truffatori. Secondo queste cifre, il bottino di questa truffa è esploso in Svizzera negli ultimi anni. Nel 2019, sono stati rubati 12 milioni di franchi a vittime per lo più anziane, tre volte in più rispetto all'anno precedente e oltre 30 volte in più rispetto al 2016.

Il caso più eclatante fino ad oggi riguarda un pensionato del canton Zurigo, a cui ignoti hanno sottratto 3,6 milioni di franchi. Anche in questo caso, le tracce di questi falsi poliziotti portano in Turchia. Secondo quanto riferisce il Blick, in Turchia vi sarebbero call center creati appositamente per questo scopo. Non appena una vittima cade nella trappola, dei complici residenti in Germania e in Svizzera vengono a cercare il denaro e gli oggetti di valore.

Gli inquirenti sospettano che dietro questa vi sia il clan Miri, una famiglia libanese-turca facente parte della criminalità organizzata, radicata in particolare in Germania.

Il loro capo, Ibrahim Miri, è salito agli onori della cronaca nelle ultime settimane perché è rientrato illegalmente in Germania poco dopo la sua espulsione in Libano.  

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