La Fedpol ha concluso il procedimento penale amministrativo nel caso AutoPostale e promuoverà l’accusa contro l’ex CFO del gruppo Posta nonché contro gli ex CEO, CFO, responsabile del Mercato parziale Ovest, responsabile del Mercato parziale Est e capo del Mercato Svizzera di AutoPostale Svizzera SA dinanzi al competente tribunale penale del Cantone di Berna. Agli imputati viene contestato il reato di truffa in materia di prestazioni ai sensi dell’articolo 14 della legge federale sul diritto penale amministrativo. Vale la presunzione d’innocenza.
Fedpol contesta agli imputati di aver ingannato, nell’esercizio delle loro funzioni presso AutoPostale Svizzera SA, l’Ufficio federale dei trasporti (UFT) in merito agli utili realizzati onde evitare tagli ai sussidi negli anni successivi. Secondo il giudizio di fedpol, gli imputati avrebbero disposto di presentare all’UFT fatture falsificate o avrebbero partecipato o, perlomeno, tollerato tale decisione. È la conclusione a cui giunge l’inchiesta di fedpol nell’ambito del procedimento penale amministrativo. fedpol giudica penalmente gravi gli atti contestati agli imputati e chiederà pertanto che ai sei imputati vengano inflitte pene detentive.
Analisi di 25 milioni di set di dati e svolgimento di 70 interrogatori
Una sfida particolare nell’inchiesta è stata la quantità immensa di dati sequestrati. Gli inquirenti di fedpol hanno analizzato oltre 25 milioni di set di dati e svolto una settantina di interrogatori.
Truffa pluriennale sulle prestazioni
Nell’ambito della sua regolare attività di revisione, nell’autunno 2017 l’UFT aveva constatato che, nel settore del traffico viaggiatori regionale beneficiario di indennità, AutoPostale Svizzera SA aveva realizzato, a partire dal 2007, utili che erano stati trasferiti ad altri settori di attività. A inizio 2018 il Consiglio federale ha incaricato fedpol di condurre il