La Svizzera ha finora speso circa 5 miliardi di franchi in prestazioni sociali destinate a titolari dello statuto S, in gran parte ucraini, e in aiuti all'Ucraina, e ha già deciso di spenderne altri 5 in contributi a Kiev entro il 2036. Una situazione che ha spinto il Consigliere nazionale Lorenzo Quadri a presentare un'interpellanza al Consiglio federale per avere chiarimenti sul tema dei profughi ucraini. Nell'interpellanza Quadri pone una serie di domande, elencate qui di seguito:
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A partire dal 1° luglio 2024, i titolari di statuto S sono considerati come residenti e quindi, se in possesso di un’automobile, devono sdoganarla e immatricolarla con targa svizzera, con le relative implicazioni assicurative, secondo una procedura pubblicata sul sito dell’UDSC. Eppure, sulle nostre strade si continuano a vedere numerosi veicoli – spesso lussuosi – con targa ucraina. Quanti veicoli ucraini sono stati sdoganati dal 1° luglio scorso?
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A partire dal 1° gennaio 2023 è stata introdotta una nuova prassi secondo cui i rifugiati ucraini con statuto di protezione S devono vendere i propri veicoli se desiderano continuare a ricevere prestazioni sociali. Il Consiglio federale è a conoscenza del numero di rifugiati ucraini che hanno adempiuto a tale obbligo? Come valuta la situazione? Nel caso non ne fosse a conoscenza, si chiede al Consiglio federale di richiedere i dati ai Cantoni.
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Come valuta il Consiglio federale il fatto che, secondo gli ultimi dati pubblicati, nel Canton Ginevra appena il 15% e in Ticino il 16% dei profughi ucraini esercita un’attività professionale, a oltre tre anni dall’introduzione dello statuto S? Non sospetta il Consiglio federale che le prestazioni sociali connesse allo statuto S siano troppo generose e quindi disincentivino la ricerca e l’accettazione di un impiego, in particolare se poco qualificato?
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In quali tempi intende il Consiglio federale concretizzare la mozione Friedli 24.3378, in base alla quale lo statuto di protezione S “va limitato alle persone che avevano il loro ultimo domicilio in regioni ucraine occupate in parte o integralmente dalla Russia o che sono teatro di combattimenti più o meno intensi”?