Magazine, 13 maggio 2021
Ha 20 anni. È gay. La famiglia lo decapita!
Alireza Fazeli-Monfared sarebbe stato assassinato dal fratello e dai cugini in Iran dopo aver scoperto che l’esercito lo aveva esonerato per “depravazioni sessuali”
TEHERAN (Iran) – Alizera Fazeli-Monfared a 20 anni era stato esonerato dal servizio militare per le sue “depravazioni sessuali”, ma il documento che lo affermava è capitato nelle mani sbagliate. Quelle della sua famiglia che ha così saputo per caso della sua omosessualità: una cosa che in Iran è punibile con la pena di morte.
Così il fratello e i cugini lo avrebbero prima sequestrato e poi decapitato seguendo il codice di “un delitto d’onore”. I fatti risalirebbero a una settimana fa e sono stati riportati dalla testata “IranWire”.
Il giovane voleva scappare dal suo villaggio nella provincia del Khutestan,
nel sud-ovest del Paese, per cercare rifugio in Turchia e incontrare il suo fidanzato. Ma non ha avuto il tempo. A ricostruire il tutto, è stato Aghil Abyat, il suo migliore amico. “Martedì alle 19 ha avuto una conversazione telefonica con sua madre per l’ultima volta. A quel punto il fratellastro, con il pretesto che suo padre voleva vederlo, lo ha fatto salire in macchina e portato fuori città. Non ci sono state più sue notizie fino a mercoledì scorso, quando il fratellastro ha chiamato la madre e le ha detto di averlo finito”.
La BBC Persian ha inoltre riferito di aver acquisito delle registrazioni audio in cui Alireza ammetteva di aver paura dei suoi familiari.