Svizzera, 20 maggio 2021
La Svizzera ha raddoppiato gli spazi per i nomadi Rom stranieri, “ma non bastano"
È stato pubblicato oggi il rapporto 2021 sulle aree di stazionamento per i nomadi Jenisch, Sinti e Rom, che viene redatto ogni cinque anni dalla Fondazione “Un futuro per i nomadi svizzeri”.
Quasi tutti i media hanno dato notizia del rapporto già stamattina, approfittandone per denunciare una presunta carenza di spazi per i nomadi. “In Svizzera mancano aree di stazionamento per i nomadi” è ad esempio il titolo, identico, di Ticinonews e La Regione.
In realtà il rapporto dice anche molto altro. Per esempio che negli ultimi cinque anni in Svizzera sono raddoppiati gli spazi messi a disposizione dei nomadi Rom stranieri.
“Per quanto riguarda le aree di transito per nomadi Rom stranieri – si legge a pagina 8 del rapporto - la situazione negli ultimi anni è migliorata. La Svizzera dispone oggi di sette aree di transito, di cui tre solo provvisoriamente in funzione. Sono rivolte per lo più a unità familiari maggiori e offrono spazio per circa 220 roulotte. Il numero delle
piazzole per roulotte è quindi il doppio rispetto a cinque anni fa”.
A pagina 18 si apprende poi che anche le aree di stazionamento per i nomadi svizzeri sono aumentate negli ultimi anni, sebbene la fondazione le ritenga tuttora insufficienti. Nel 2000 in Svizzera si contavano 11 aree di stazionamento per nomadi svizzeri con un totale di 205 posti. Nel 2020 le aree di stazionamento erano invece 16 con un totale di 248 posti.
Ad esse vanno aggiunte 38 aree di passaggio, con un totale di 429 piazzole per caravan.
Una di queste aree si trova in Ticino, in territorio di Bellinzona, e ha 15 posti. Il rapporto la giudica insoddisfacente e chiede di “migliorare l’infrastruttura, garantire giuridicamente l’area oppure cercare un nuovo sito”.
Sempre per quanto riguarda il Ticino, il rapporto chiede la realizzazione di un’area di transito per nomadi Rom stranieri che conti almeno una ventina di piazzole. Oggi il cantone infatti non ne è provvisto.