Svizzera, 15 dicembre 2021
"La Svizzera rinunci ad abbandonare il nucleare"
La Svizzera dovrebbe rinunciare ad abbandonare l'energia nucleare. È quanto chiede il consigliere nazionale Lorenzo Quadri in una mozione inoltrata ieri. “In Svizzera – si legge nel testo della mozione - il nucleare genera circa il 38% dell’elettricità prodotta nel Paese. Da qualche anno la Svizzera non è più in condizione, specie nei mesi invernali, di produrre l’energia di cui necessita, ma è costretta ad importarne”, sottolinea Quadri.
Alla luce dei problemi di approvvigionamento osservati a livello internazionale negli ultimi mesi e l'“allarme blackout” lanciato dalla politica secondo cui dal 2025 in Svizzera potrebbe mancare la corrente elettrica l'uscita dal nucleare, secondo Quadri, "diventa a questo
insostenibile". Per l'esponente della Lega “solare ed eolico non sono in grado di rimpiazzare l’atomo, e non lo saranno nemmeno in futuro”.
La Svizzera dovrebbe piuttosto seguire l'esempio della Francia che ha annunciato la costruzione di nuove centrali atomiche di piccole dimensioni entro il 2030 e “la Svizzera dovrebbe dunque seguire questa via e puntare con decisione all’autonomia energetica”.
La Svizzera – conclude la mozione – “non deve diventare dipendente dall’Unione europea per l’approvvigionamento elettrico, poiché Bruxelles ne approfitterebbe per ricattare il nostro Paese pretendendo inaccettabili cessioni di sovranità in cambio di corrente elettrica”.