Svizzera, 18 maggio 2022
Un centro di ricerca spaziale europeo vedrà la luce in Svizzera
La Svizzera e l'Agenzia spaziale europea hanno firmato martedì un accordo di cooperazione per la creazione di un centro di competenze presso l'Istituto Paul Scherrer (PSI) di Villigen, nel canton Argovia (visibile nella foto).
Secondo quanto riporta il Segretariato svizzero per la formazione, la ricerca e l'innovazione (SEFRI), questo centro ESDI (acronimo che sta per European Space Deep-Tech Innovation Centre) ha come obiettivo di contribuire a migliorare il trasferimento dei risultati scientifici al settore privato. Il centro fungerà da coordinatore e renderà possibile la realizzazione di progetti con partner universitari e industriali in Svizzera e negli Stati membri dell'Agenzia spaziale europea (ESA).
I primi temi selezionati per le piattaforme sono la ricerca sui materiali, la gestione e l'elaborazione dei dati, le tecnologie quantistiche e gli ecosistemi spaziali sostenibili, spiega la SEFRI.
In occasione della ceremonia di martedì per la sottoscrizione
dell'accordo di collaborazione il Segretario di Stato Martina Hirayama ha sottolineato che il sostegno dell'ESA e dei suoi Stati membri al futuro centro dimostra "quanto la Svizzera sia riconosciuta come un partner affidabile e competitivo". Tuttavia, la creazione di ESDI è anche una spinta per la Svizzera a impegnarsi ancora di più nel settore spaziale e a dare il proprio contributo alle sfide che l'Europa dovrà affrontare in questo ambito.
Le infrastrutture e le competenze del settore ETH sono di particolare interesse per l'ESA e il settore spaziale, e le grandi strutture del PSI, uniche al mondo, ne fanno una sede ideale per l'ESDI", ha dichiarato da parte sua il direttore generale dell'ESA Josef Aschbacher.
Il SEFRI nel suo comunicato ricorda che laa Svizzera è un membro fondatore dell'ESA e contribuisce con oltre 190 milioni di franchi di finanziamenti annui ai programmi e alle attività dell'agenzia.