Svizzera, 17 giugno 2022

Lupo, "urge un cambiamento di rotta radicale"

Mozione di Lorenzo Quadri al Consiglio Federale
 
 
Il Consiglio federale è incaricato di creare le basi legali necessarie affinché il numero di lupi presenti in Svizzera possa essere sensibilmente ridotto. In particolare vanno istituite delle zone – in concomitanza con gli alpeggi non proteggibili – in cui il lupo non deve essere presente.
 
 
Per anni l’espansione del lupo è stata sottovalutata dalle autorità ed esaltata dagli ambienti ecologisti oltre che dagli animalisti da salotto urbano.
Si è colpevolmente dimenticata la natura del lupo, che è quella di un predatore la cui presenza non è compatibile con la pastorizia. A maggior ragione laddove alpeggi e pascoli – come è il caso in Ticino – nella grande maggioranza dei casi (70%) non sono proteggibili.
Oggi il lupo non è a rischio di estinzione, tant’è che nelle classifiche internazionali risulta classificato al rango di LC (Least Concern). L’agricoltura di montagna (e non solo di montagna) invece lo è, a causa del lupo. Senza un intervento, il predatore - sempre meno intimorito dall’uomo - tornerà a rappresentare un pericolo anche per animali domestici e bambini.
 
Il
quadro legislativo federale attuale, a partire dalla Convenzione di Berna del 1979, non risulta più adeguato ad una realtà profondamente mutata, che vede il numero dei lupi presenti in Svizzera aumentare massicciamente di anno in anno; anche i costi - indennità per gli allevatori che subiscono le predazioni, sussidi per le misure di protezione, eccetera - e la burocrazia che esso implica sono diventati del tutto sproporzionati a seguito dell’impennata delle predazioni. Emblematico inoltre quanto accaduto con l’ordine di abbattimento del lupo responsabile della predazione di Cerentino: poiché gli animali responsabili sono due e vivono in un branco, l’ordine cantonale ha dovuto essere revocato poiché incompatibile con il diritto federale. Simili assurde situazioni sono inaccettabili.
 
Da ultimo, si rileva come in data odierna (16.06.2022) la maggioranza del CN, respingendo l’iniziativa parlamentare Grin, ha rifiutato di demandare ai Cantoni la competenza per la gestione del lupo. E’ dunque ancora più urgente modificare in modo sostanziale ed in tempi brevi il quadro legislativo federale.
La risoluzione della 77a Camera cantonale (ticinese) dell’agricoltura, presa lo scorso 28 maggio, lancia un grido d’aiuto che non può venire ulteriormente ignorato.
 

Guarda anche 

Il numero di rifugiati riconosciuti non è mai stato così alto

Mentre il numero di domande d'asilo in Svizzera è diminuito, il numero totale di rifugiati ha ora raggiunto un massimo storico, riporta la SonntagsZeitung. ...
21.10.2025
Svizzera

La diplomazia svizzera sta lavorando dietro le quinte per far entrare la Bosnia nell'UE

La bandiera dell'Unione Europea (UE) campeggia in cima al manifesto. Più in basso, più piccola, ma ben visibile si può vedere la bandiera svizzer...
21.10.2025
Svizzera

Criminalità straniera: ecco le cifre

Nei giorni scorsi l’Ufficio federale di statistica (UST) ha pubblicato i dati del 2024 sulle persone condannate in Svizzera, suddivisi per nazionalità. Le...
20.10.2025
Svizzera

Il PLR sostiene gli accordi con l'UE e respinge la doppia maggioranza di popolo e cantoni

Riuniti sabato a Berna, i delegati del PLR hanno ampiamente approvato gli accordi negoziati con l'Unione Europea dal Consiglio federale. Inoltre, con 232 voti favorev...
19.10.2025
Svizzera

Informativa sulla Privacy

Utilizziamo i cookie perché il sito funzioni correttamente e per fornirti continuamente la migliore esperienza di navigazione possibile, nonché per eseguire analisi sull'utilizzo del nostro sito web.

Ti invitiamo a leggere la nostra Informativa sulla privacy .

Cliccando su - Accetto - confermi che sei d'accordo con la nostra Informativa sulla privacy e sull'utilizzo di cookies nel sito.

Accetto
Rifiuto