Sono ormai tre i partiti della coalizione del governo di Mario Draghi che non hanno partecipato al voto di fiducia richiesto dal primo ministro al Senato mercoledì, ponendo di fatto fine al suo governo di unità nazionale.
Draghi viene così privato del sostegno di tre importanti membri della sua coalizione: Forza Italia, la Lega e il Movimento Cinque Stelle (M5S).
Le diserzioni di massa dovrebbero quindi portare alle dimissioni di Mario Draghi, che ha ripetutamente affermato che sarebbe rimasto al suo posto solo se avesse mantenuto un ampio sostegno.
Dopo un dibattito molto acceso al Senato Draghi ha espresso la sua frustrazione nei confronti dei partiti, alcuni dei quali hanno a loro volta espresso il loro disappunto per il fatto che le loro opinioni non sono state prese in considerazione.
"Con amarezza ma con la coscienza pulita, non parteciperemo al voto", ha dichiarato Anna Maria Bernini, presidente del gruppo di Forza Italia. Il partito aveva presentato una propria mozione al Senato, proponendo di riconfermare Draghi ma senza i 5 Stelle. Draghi da parte sua aveva solo chiesto di votare la mozione di un altro senatore per la riconferma del governo uscente.
La Lega e il M5S hanno seguito la stessa linea di Forza Italia. Nel centrosinistra, invece, il Partito Democratico e Italia Viva hanno annunciato che voteranno la fiducia, così come Insieme per il Futuro, il neo-partito del ministro degli esteri Luigi Di Maio, che, insieme a circa 50 parlamentari, aveva lasciato il M5S a fine giugno.
Draghi viene così privato del sostegno di tre importanti membri della sua coalizione: Forza Italia, la Lega e il Movimento Cinque Stelle (M5S).
Le diserzioni di massa dovrebbero quindi portare alle dimissioni di Mario Draghi, che ha ripetutamente affermato che sarebbe rimasto al suo posto solo se avesse mantenuto un ampio sostegno.
Dopo un dibattito molto acceso al Senato Draghi ha espresso la sua frustrazione nei confronti dei partiti, alcuni dei quali hanno a loro volta espresso il loro disappunto per il fatto che le loro opinioni non sono state prese in considerazione.
"Con amarezza ma con la coscienza pulita, non parteciperemo al voto", ha dichiarato Anna Maria Bernini, presidente del gruppo di Forza Italia. Il partito aveva presentato una propria mozione al Senato, proponendo di riconfermare Draghi ma senza i 5 Stelle. Draghi da parte sua aveva solo chiesto di votare la mozione di un altro senatore per la riconferma del governo uscente.
La Lega e il M5S hanno seguito la stessa linea di Forza Italia. Nel centrosinistra, invece, il Partito Democratico e Italia Viva hanno annunciato che voteranno la fiducia, così come Insieme per il Futuro, il neo-partito del ministro degli esteri Luigi Di Maio, che, insieme a circa 50 parlamentari, aveva lasciato il M5S a fine giugno.