Cattive notizie per gli inquilini. Una crisi immobiliare "inevitabile" si profila all'orizzonte, avverte la Banca Raiffeisen in un comunicato stampa. La scarsità di alloggi porterà a un aumento del prezzo degli affitti.
"L'aumento dei tassi di interesse e dei costi di costruzione sta minando gli incentivi a costruire case", afferma Martin Neff, capo economista della banca. Inoltre, la popolazione svizzera è in costante crescita e vive in spazi sempre più ampi. Ciò significa che il fabbisogno di alloggi è molto maggiore di quello disponibile sul mercato, analizza.
Dall'inizio dell'anno, il tasso di appartamenti sfitti a livello nazionale è sceso dall'1,54% all'1,31%. Alcuni mercati regionali degli affitti sono già in crisi, secondo Martin Neff, che sottolinea come i cantoni di Ginevra, Zurigo e Zugo abbiano già tassi di sfitto inferiori all'1%. Questo calo record riguarda soprattutto gli alloggi in affitto, dato che il tasso di sfitto è già molto basso sul mercato immobiliare, aggiunge.
Di conseguenza, l'economista prevede che il tasso di posti vacanti in Svizzera scenderà sotto l'1% entro il 2024. "Gli inquilini dovranno affrontare un periodo difficile", prevede. "Chi si trasferisce dovrà presto affrontare affitti iniziali molto più alti. E anche i contratti di locazione esistenti vedranno un forte aumento nel prossimo futuro".
A causa del forte aumento dei tassi ipotecari medi Neff prevede che il tasso di interesse ipotecario di riferimento aumenterà per la prima volta dell'1,5% nel primo trimestre del 2023. Di conseguenza, i locatori possono aumentare gli affitti indicizzati fino al 3%. Questo aumento si aggiunge a quello delle spese generali e dell'inflazione. Alcuni inquilini potrebbero quindi subire aumenti dell'affitto fino al 10% entro il 2024.