NAPOLI (Italia) – Un bimbo di tre anni, soprannominato “Simba” per la sua straordinaria voglia di vivere, è morto a Napoli per una serie di patologie di cui soffriva perché nato da una madre con problemi di droga. Il piccolo viveva praticamente da quando era nato nella comunità “La Casa di Matteo” di Napoli.
Il piccolo era nato in una baracca ed era stato salvato grazie all’intervento di un assistente sociale. “I medici hanno scoperto che il bambino, tramite il latte materno, aveva assunto stupefacenti visto che la madre era una tossicodipendente che aveva fatto vivere il bambino, insieme col fratellino, in una baracca di fortuna. Il neonato aveva delle vere e proprie crisi d’astinenza che gli hanno causato danni neurologici e crisi epilettiche fino a dover subire due tracheotomie per essere alimentato. Lo abbiamo accudito fino a quanto una crisi respiratoria, l’ennesima l’ha portato via”, ha spiegato al ‘Corriere del Mezzogiorno’ Marco Caramanna, presidente della comunità.
Grazie alla vicenda di Simba, è stato salvato e adottato il fratellino.