Gli accordi di Schengen devono essere sospesi finchè l'Italia non tornerà ad applicare quello di Dublino. È quanto chiede una mozione presentata oggi dal Consigliere nazionale Lorenzo Quadri. A metà dicembre l'Italia aveva unilateralmente deciso di sospendere gli accordi di Dublino che regolano il rinvio dei richiedenti l'asilo verso il primo paese in cui presentano domanda di asilo.
“La pressione sulla porta sud della Svizzera aumenta, e non tutti i migranti economici che arrivano sono semplicemente in transito attraverso il nostro Paese” si legge nella mozione di Quadri, che in seguito cita una responsabile della Segreteria per la migrazione secondo cui l'Italia non ha ancora indicato una tempistica su quando riprenderà ad applicare gli accordi di Dublino.
Il comportamento italiano, aggiunge Quadri, mostra come gli accordi di Schengen e Dublino non funzionano: “altrimenti gli ingressi illegali di persone provenienti da Paesi terzi considerati come sicuri, ovvero tutti quelli che circondano la Svizzera, dovrebbero essere sistematicamente impediti ed i richiedenti immediatamente espulsi”.
“Del resto – conclude l'esponente della Lega - vari Stati membri UE sospendono l’applicazione delle regole di Schengen ad ogni crisi migratoria, anche per lungo tempo”.
Per questo motivo Quadri chiede al Consiglio federale di sospendere l’applicazione dell’accordo di Schengen e quindi ripristinare i controlli sistematici al confine con l’Italia, almeno fino a quando da parte italian non si decida di riattivare l’accordo di Dublino.