Il 2023 avrebbe dovuto essere l'anno in cui l'inflazione avrebbe terminato la sua corsa. Ma nei primi due mesi dell'anno l'aumento dei prezzi non si è ancora fermato. A febbraio, l'indice dei prezzi al consumo è aumentato dello 0,7% rispetto a gennaio mentre a gennaio era aumentato dello 0,6% rispetto a dicembre. Su un anno, il paniere medio costa ora il 3,4% in più rispetto al febbraio 2022.
A spingere verso l'alto il prezzo del paniere medio è in particolare il trasporto aereo, dove i prezzi sono in forte aumento (+28,8% rispetto a gennaio, +45,8% rispetto a febbraio 2022). Lo stesso vale per il settore para-alberghiero. Anche il costo dell'abbigliamento è più caro, ciò che però si spiega in parte perchè i prezzi di gennaio tenevano conto del periodo dei saldi.
Anche alcuni prodotti hanno un andamento altalenante. A febbraio i prezzi dell'olio d'oliva sono diminuiti (-6,2% rispetto a gennaio), mentre a gennaio erano aumentati (+11,8% rispetto a dicembre). A febbraio, l'Ufficio di statistica ha rilevato uno spettacolare aumento del 15,7% dei prezzi di frutta e verdura. Anche i cereali per la prima colazione sono aumentati notevolmente (+5,5%).
D'altra parte, alcuni prodotti sono diventati leggermente più economici a febbraio. Il prezzo del pesce fresco (-2,4%) è diminuito, ma rimane più alto rispetto a un anno fa. Anche i prezzi del gasolio sono diminuiti nell'ultimo mese, ma rimangono ancora più alti rispetto a dodici mesi fa. La benzina, invece, è leggermente più cara.