I guasti di natura tecnica e gli imprevisti, come l’incidente che ha causato un danneggiamento di alcuni cavi lo scorso 25 gennaio, non possono essere anticipati. D’altra parte però possiamo e dobbiamo limitare i rischi di un blackout a causa di una penuria di energia elettrica. Guardando all’evoluzione del fabbisogno energetico per gli anni a venire, la sicurezza dell’approvvigionamento energetico è una priorità assoluta per il Paese. Ciò significa assicurarci che in Svizzera vengano attribuite in maniera chiara le responsabilità su chi deve assumersi la responsabilità di garantire l’approvvigionamento energetico (paradossalmente oggi nessuno ha formalmente questa responsabilità!). Inoltre bisogna avere il coraggio di riaprire la porta all’energia nucleare, anche con nuove tecnologie o mantenendo le centrali attuali in funzione il più a lungo possibile, per avere una produzione affidabile e sicura e senza emissioni di CO2, essenziale soprattutto nei periodi invernali e durante la notte. La transizione energetica richiederà sempre più energia elettrica. Tuttavia solo un approvvigionamento con un mix che include anche l’energia nucleare permetterà di raggiungere questo obiettivo senza mettere a rischio la nostra sicurezza.
L’iniziativa “Stop al Blackout” lanciata dal Club Energia Svizzera ha come obiettivo garantire un approvvigionamento sicuro in ogni momento. Per sottoscrivere l’iniziativa potete scaricare i i formulari disponibili sul sito: www-stop-al-blackout.ch.
Stefano Tonini
Deputato in Gran Consiglio, Lega dei Ticinesi