L'ambasciatrice svizzera in Iran, Nadine Lozano, è stata convocata domenica dal Ministero degli Esteri iraniano dopo aver pubblicato un tweet in cui condanna l'esecuzione di tre uomini in relazione a delle proteste avvenute lo scorso autuno.
Lozano è stata convocata "a seguito della posizione interventista della Svizzera negli affari interni del nostro Paese", ha dichiarato il ministero in un comunicato. Le autorità iraniane rimproverano all'ambasciata "l'atto non convenzionale e non professionale di ripubblicare una foto con una falsa bandiera" dell'Iran.
Venerdì l'ambasciatrice aveva pubblicato sul suo account Twitter un'immagine di persone che reggevano un ritratto di Mahsa Amini, la giovane donna morta a settembre dopo essere stata arrestata per aver violato il codice di abbigliamento della Repubblica islamica, e una bandiera iraniana risalente a prima della rivoluzione del 1979, con un leone al centro.
"Condanniamo fermamente le esecuzioni" dei tre uomini per il loro coinvolgimento nella morte di agenti delle forze dell'ordine durante le proteste scatenate dalla morte di Mahsa Amini ed "esortiamo l'Iran a prendere provvedimenti per ridurre l'uso della pena di morte", si legge nel messaggio in inglese e persiano.
Durante la sua convocazione, l'ambasciatrice è stata "informata del livello di insoddisfazione" delle autorità iraniane e del fatto che tale atteggiamento "non è compatibile con le relazioni amichevoli" tra l'Iran e la Svizzera, secondo il comunicato pubblicato dalle autorità iraniane.