Il sesto Monitoraggio media Svizzera rivela che l'influenza dei grandi gruppi mediatici svizzeri sull'opinione pubblica ha continuato a diminuire negli ultimi anni, a scapito soprattutto dei social. La SRG SSR, che raggruppa le emittenti televisive SF, RTS e RSI oltre che le varie radio statali, rimane di gran lunga il gruppo più influente con il 28% di "potere dell'opinione", tuttavia in calo rispetto al 35% del 2018. Segue il gruppo TX Group (20minuten, 20minutes, lematin,tio.ch) con il 14%, in di quattro punti rispetto al 18% del 2018. Più in dettaglio, le maggiori perdite sono state accusate soprattutto dalle televisioni, ma anche dai programmi radio. Il calo ha riguardato anche marchi con ampio potere sull'opinione, come 20 minuti, Facebook o Blick, e portali come Watson. Riguardo alla televisione, il canale svizzerotedesco SRF 1 ha perso il 19% della sua influenza nel giro di dodici mesi. Un ribasso percentuale a due cifre è stato accusato anche da RTS 1. Tra i media tradizionali, nella top 20 ha guadagnato solo la Neue Zürcher Zeitung (+10%).
A livello ticinese, il trend ricalca quello nazionale. Se nel 2018 la SRG SSR, quindi RSI e radio statali, detenevano ancora il 41% del "potere d'opinione", la percentuale è scesa al 29% nel 2022. Leggero calo anche per il Gruppo Corriere del Ticino (Corriere del Ticino, Teleticino, Ticinonews), sceso dal 18% del 2018 al 14% del 2022. Stabile invece TX Group, rimasto al 11% che già aveva nel 2018. Appena dietro il gruppo Meta Inc. (Facebook, Instagram) al 10% che era inserito fra "altri media" nel 2018 e nel 2020 era al 13%. Per risultati più in dettaglio (per anno, per sesso, per regione linguistica, ecc...) essi si possono trovare sul sito media-svizzera.ch.