Sport, 19 gennaio 2024

Nell’anno del coronavirus il Bayern umilia il Barcellona

Champions 2020: a Lisbona Messi e soci vengono brutalmente travolti dai tedeschi (2-8!)

LUGANO - Ecatombe storica, Verguenza (vergogna), Disastro, Massacro: il 21 agosto 2020 i giornali spagnoli e di tutto il mondo si divertono a sparare sul Barcellona, che la sera prima è stato sportivamente travolto dal Bayern Monaco nei quarti di finale di Champions League: 8-2! Clamoroso. Si gioca allo stadio Da Luz di Lisbona, siamo in pieno covid, in sede unica e senza pubblico (giustamente per altro). Uno scenario spettrale, come spettrale è l’esibizione dei catalani, umiliati dal primo all’ultimo minuto da un Bayern Monaco perfetto, al quale non pare vero di infierire così pesantemente sui blasonati avversari, dei quali il porta bandiera è un certo Leo Messi, il miglior calciatore del mondo. Finisce a pallate e i tedeschi gongolano, la Bild scrive: “Goleada storica ai migliori del mondo, come nel 2014 contro il Brasile”. Il riferimento alla semifinale Brasile-Germania di 6 anni prima è eloquente (7-1 dei tedeschi futuri campioni del mondo alla Seleçao a Belo Horizonte). Per il Barça è la peggior sconfitta della sua storia: non accadeva dal 1946 nella Coppa iberica, in piena dittatura franchista. 



È una sconfitta che resterà scritta nei libri di storia del football, un evento unico e clamoroso, soprattutto perché a subirlo è nientemeno che il poderoso Barça, che spesso in passato aveva inflitto lezioni simili agli avversari. Per la cronaca: erano 44 anni che i catalani non subivano cinque reti in una partita di un torneo europeo: il precedente ci rimanda al marzo 1976 in Coppa Uefa contro il Levski Sofia, con i bulgari vincitori per 5-4. Ma l'elenco dei record battuti (in negativo) è lungo e umiliante: prima del 20 agosto 2020, anno maledetto dal coronavirus, il Barcellona non aveva mai subito quattro gol in Champions League nel primo tempo, né mai aveva incassato 4 reti in modo cosi veloce in una gara ad eliminazione diretta. Come detto sopra, per ritrovare 8 reti al passivo bisogna tornare al 1946, quando negli ottavi di Coppa del Re il Barcellona beccò 8 reti dal Siviglia. Altro calcio, altre storie, okay; però le 8 incassate contro i tedeschi sfregianoineluttabilmente l’immagine della grande società chefu fondata dallo svizzero Joan Gamper.


La compagine plasmata da Guardiola, la compagine dei grandi Xavi e Iniesta, e del grandissimo Leo Messi, è di colpo al tappeto, come se un uragano l’avesse travolta. Ma non solo: il successo del Bayern contro il Barcellona è stata la partita a eliminazione diretta con il maggior numero di reti da quando esiste la Champions League, ma non è stata la gara con il maggior numero di reti nella storia della competizione. Il record è di un altra squadra tedesca, il Borussia Dortmund, che nel novembre 2016 superò il Legia Varsavia per 8-4 in una sfida del gruppo eliminatorio. Al secondo posto poi registriamo il successo per 8-3 del Monaco sul Deportivo (anno 2003). Per trovare altri record dobbiamo tornare indietro nel tempo, quando la Champions League si chiamava ancora Coppa dei Campioni e nei primi turni succedeva che formazioni blasonate affilassero le armi (si fa per dire) contro squadre di quarta fascia, per non dire peggio: la vittoria per 12-2 del Feyenoord contro il Reykjavík nel primo turno nella stagione 1969-70 ancora oggi è quella con il punteggio più alto nella storia della Coppa dei Campioni, mentre il 16-1 dello Sporting Lisbona contro l'Apoel nell'andata degli ottavi di finale della Coppa delle Coppe del gennaio 1963 resta la sfida con il maggior numero di gol in tutte le competizioni professionistiche europee di tutti i tempi.


Ma la sconfitta dei catalani del 2020 resta, comunque, la più clamorosa, perchè subita da una squadra che ha scritto la storia del calcio moderno. Il Barcellona, non il Nicosia. “ Partita terribile, ci vergogniamo – disse Piqué dopo la partita – Non ho parole. Spero succeda qualcosa, dobbiamo riflettere tutti e abbiamo bisogno di cambiare. Abbiamo toccato il fondo”.

JACK PRAN

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