Svizzera, 28 gennaio 2024

Il CF vuole risparmiare sull’asilo: realtà o imbroglio?

Il Consiglio federale afferma di voler risparmiare nel settore dell’asilo.

E sarebbe anche ora: a questa voce la Svizzera spende 4 miliardi di franchi all’anno, senza contare le spese che finiscono a carico dei Cantoni e dei Comuni. Ma occorrerebbe sapere come intende muoversi in concreto il CF.

Una cosa deve essere chiara: per risparmiare nel settore dell’asilo bisogna fare in modo di avere sul territorio meno finti rifugiati. Il che significa espulsioni sistematiche e frontiere chiuse. E anche abrogazione dello statuto S privilegiato dei profughi ucraini. Statuto che però il Consiglio federale lo scorso 1° novembre ha deciso di prolungare in un colpo solo fino al marzo 2025.

Non vorremmo dunque che il concetto di “risparmi sull’asilo” del CF fosse in realtà una presa in giro. Nel senso che Berna prosegue con l’andazzo attuale, ed abbellisce i propri conti semplicemente scaricando i costi su Cantoni e Comuni! Costi che - senza una svolta radicale nella politica migratoria - continueranno a crescere in modo incontrollato. E alla fine la fattura la paga sempre il contribuente.
Visto che sull’asilo bisogna risparmiare, è il momento di finalmente seguire le orme della Gran Bretagna e di esternalizzare le procedure d’asilo in paesi extraeuropei, invece di continuare ad opporsi per motivi ideologici a questa prospettiva, come finora fatto da Baume Schneider. Con l’arrivo dal
DFGP del nuovo “ministro” Beat Jans cambierà qualcosa? C’è da dubitarne.

Da non dimenticare: a Berna le maggioranze politiche ed il governo sognano di sottoscrivere il Patto ONU sulla migrazione, il quale mira ad introdurre la libera circolazione delle persone a livello mondiale, a trasformare l’immigrazione clandestina in un diritto umano, e ad istituire la figura del rifugiato climatico. Se è così che si pensa di risparmiare sulla spesa dell’asilo…

A proposito di ucraini. Di recente il portale Tio.ch ha reso noto l’epilogo della vicenda dell’ automobilista ticinese che nei mesi scorsi è stato urtato da una vettura ucraina non assicurata. Morale della favola è che 1) il conto lo pagano ancora le istituzioni assicurative svizzere e 2) il ticinese danneggiato, per ottenere i risarcimenti che gli spettano, ha dovuto perdere tempo e nervi in defatiganti trafile burocratiche.

Ci piacerebbe proprio sapere quante auto ucraine non assicurate circolano sul nostro territorio.
E naturalmente ci piacerebbe anche sapere quanti profughi ucraini ricevono prestazioni sociali malgrado siano proprietari di veicoli di lusso.
Il Consiglio federale dice di voler risparmiare sull’asilo, ma poi accetta e anzi prolunga ad oltranza queste scandalose storture?


Lorenzo Quadri
Consigliere nazionale
Lega dei Ticinesi


Guarda anche 

UE: sempre più motivi per starne alla larga

Il 6 dicembre ricorreva il 33° anniversario del NO popolare all'adesione della Svizzera allo Spazio economico europeo (SEE). Quel NO - determinante, per il risult...
07.12.2025
Mondo

"Per contenere i costi sanitari, premi di cassa malati più alti per gli stranieri appena arrivati"

Gli stranieri appena arrivati in Svizzera dovrebbero pagare premi di cassa malati più elevati. È la proposta contenuta in una mozione del Consigliere nazion...
04.12.2025
Svizzera

"Aiuti per Gaza: nelle tasche di chi?"

Il Consiglio federale ha di recente deciso di versare ulteriori 23 milioni di franchi di aiuti per Gaza, portando così la somma erogata dalla Svizzera dall’i...
04.12.2025
Svizzera

"Il Parlamento vieti i movimenti antifa"

Una mozione presentata al Consiglio federale dal consigliere nazionale Lorenzo Quadri (Lega dei Ticinesi) chiede al Governo di elaborare una base legale affinché i...
02.12.2025
Svizzera

Informativa sulla Privacy

Utilizziamo i cookie perché il sito funzioni correttamente e per fornirti continuamente la migliore esperienza di navigazione possibile, nonché per eseguire analisi sull'utilizzo del nostro sito web.

Ti invitiamo a leggere la nostra Informativa sulla privacy .

Cliccando su - Accetto - confermi che sei d'accordo con la nostra Informativa sulla privacy e sull'utilizzo di cookies nel sito.

Accetto
Rifiuto