Prima gli è stato detto no, poi sì, poi ancora no e dopo aver salito tutti i gradini fino al Tribunale federale, sarà proprio no: un cittadino americano-saudita non otterrà la nazionalità svizzera. Giunto in Svizzera nel 2006 all'età di 14 anni, il giovane ha presentato domanda di naturalizzazione circa dieci anni dopo a Ginevra, poco prima di concludere gli studi universitari. Le autorità di Ginevra hanno emesso un preavviso negativo perché il suo livello linguistico era insufficiente.
Il giovane ha poi presentato un certificato medico di un medico egiziano e di un medico svizzero che riportavano “disturbi visivi motori, di elaborazione delle informazioni uditive, di attenzione e concentrazione”. La sua richiesta: essere esentato dai requisiti linguistici. Tanto più che nello scritto aveva ottenuto risultati in francese (C1) molto migliori del minimo richiesto. Il suo comune ha poi espresso parere positivo alla sua richiesta. Ma a Berna la Segreteria di Stato della migrazione non l’ha vista così e ha rifiutato la richiesta “a causa delle sue difficoltà con il francese, che hanno portato ad un’integrazione insufficiente nella comunità”.
Il giovane ha quindi presentato ricorso al Tribunale Federale, che si è appena pronunciata in una sentenza pubblicata settimana scorsa: naturalizzazione rifiutata. Secondo i giudici di Mon Repos, il ricorrente non è riuscito a convincere che la procedura era ingiusta e le sue argomentazioni erano incomplete. "Non viene dimostrato come i referti medici possano accertare un'incapacità di apprendimento", afferma il TF, né "le ragioni per cui cure adeguate non sarebbero sufficienti per consentirgli di raggiungere il livello di francese richiesto".
Se è in grado di svolgere e terminare studi universitari, deve essere anche in grado di imparare a parlare il francese, argomentano i giudici. Conclusione: “imporre al ricorrente di raggiungere un livello A2 in francese non costituisce una discriminazione che gli impedisca a lungo termine di accedere alla naturalizzazione”. Se vorrà comunque la naturalizzazione, il giovane dovrà quindi rifare la procedura e dimostrare di aver imparato il francese.