Sono ormai circa 60 le donne coinvolte in un'azione legale contro Mohamed Al Fayed, l'ex magnate egiziano e proprietario dei magazzini Harrods, deceduto lo scorso anno a 94 anni. Le accuse riguardano stupri, molestie e abusi sessuali, e sono emerse postume.
Il team legale che rappresenta le vittime ha comunicato che, dopo le prime denunce da parte di 37 donne, il numero delle segnalazioni è cresciuto rapidamente e ci si aspetta che altre vittime si facciano avanti. Gli episodi di abuso sarebbero avvenuti principalmente all'interno dei magazzini Harrods, coinvolgendo anche adolescenti di 15-16 anni all'epoca dei fatti, e nell’hotel Ritz di Parigi, un'altra proprietà del vasto impero di Al Fayed. Anche il Fulham FC, un'altra proprietà di Al Fayed, è coinvolto nelle accuse, con alcuni ex dipendenti che denunciano abusi avvenuti all’interno del club.
Nonostante le accuse fossero già state raccolte dalla polizia britannica in passato, erano state archiviate dalla Procura della Corona nel 2009 e nel 2015. Tuttavia, ora si punta a ottenere risarcimenti dalla nuova proprietà di Harrods, venduta a un fondo del Qatar nel 2010. Parallelamente, la polizia sta valutando la possibilità di riaprire indagini penali, soprattutto per verificare il coinvolgimento di eventuali complici.
Si è inoltre richiesto un approfondimento sugli abusi da parte di una dottoressa che, secondo diverse testimonianze, avrebbe eseguito controlli ginecologici invasivi su alcune dipendenti, presumibilmente per rassicurare Al Fayed sulla loro salute, nel contesto di abusi sessuali.