Svizzera, 29 novembre 2024
La Confederazione sta valutando una tassa sulle biciclette
L'Ufficio federale delle strade sta studiando la possibilità di tassare le biciclette per finanziare direttamente le infrastrutture ciclistiche. Agli svizzeri piace sempre di più andare in bicicletta, ma la Confederazione vuole spingerli ancora più lontano. Mentre nel 2021 in Svizzera i ciclisti hanno già percorso 2,7 miliardi di chilometri, questa cifra dovrebbe raddoppiare entro il 2035 per raggiungere i 5,3 miliardi di chilometri se verrà rispettata la tabella di marcia delle autorità.
Ma chi pagherà allora per sviluppare questa “rete di infrastrutture ciclabili continue, sicure e attrattive”, già prevista anche nella nuova legge federale entrata in vigore nel gennaio 2023?
Una delle strade prese in considerazione è la creazione di un'imposta finanziata direttamente dai ciclisti, ha
appreso Blick, dopo aver consultato uno studio lanciato quest'autunno dall'Ufficio federale delle strade (USTRA).
L'USTRA, sotto la guida del dipartimento di Albert Rösti, sta cercando modelli "per il finanziamento delle infrastrutture ciclistiche più in linea con il principio di causalità". Ma per ora le autorità si dimostrano molto caute. L'USTRA ha spiegato ai media che i risultati di questo studio non rappresentano in alcun modo una “dichiarazione di intenti” della Confederazione.
Dopo il rifiuto, domenica scorsa, dei progetti autostradali da parte del popolo svizzero, ad alcuni l'aggiunta resta comunque in gola. Attualmente è la stragrande maggioranza degli automobilisti a finanziare sia le strade che le piste ciclabili attraverso la tassa sugli oli minerali, la vignetta e la tassa sui veicoli a motore.