La Spagna sta affrontando una grave crisi abitativa, con l’aumento dei costi degli affitti e degli immobili che sta mettendo in difficoltà milioni di cittadini. Per contrastare questa situazione, il primo ministro Pedro Sánchez ha annunciato un ambizioso piano composto da 12 misure principali, volte a migliorare l’accesso agli alloggi, regolamentare il mercato immobiliare e garantire più sicurezza per proprietari e inquilini.
Le 12 misure per il mercato immobiliare
Il piano del governo spagnolo prevede interventi su vari aspetti critici:
-Aumento dell’edilizia pubblica: saranno trasferite 3.300 abitazioni a una nuova Azienda per l’edilizia residenziale pubblica. Inoltre, verranno incorporati più di 30.000 appartamenti e case attualmente detenuti dalla SAREB (Sociedad de Gestión de Activos Procedentes de la Reestructuración Bancaria).
-Tassazione degli appartamenti turistici: questi saranno considerati attività economiche, con l’applicazione dell’IVA nelle aree a forte pressione abitativa e turistica.
-Limitazione agli acquisti da parte di stranieri extracomunitari non residenti: nel 2023, ben 27.000 case in Spagna sono state acquistate da stranieri non residenti. Il governo intende aumentare del 100% la tassazione per questi acquirenti, rendendo prioritario l’accesso alle abitazioni per i residenti.
-Tutela degli affitti accessibili: sarà introdotto un sistema di garanzie pubbliche che proteggerà i proprietari assicurando loro la riscossione dell’affitto e fornirà agli inquilini un accesso più equo agli alloggi.
-Ristrutturazione delle case vuote: il governo prevede incentivi finanziari per i proprietari che ristrutturano case inutilizzate, con l’obbligo di affittarle per almeno cinque anni.
-Fondi per ispezioni sugli affitti brevi: le comunità autonome riceveranno risorse per rafforzare i controlli e combattere le frodi legate agli affitti stagionali.
Le sfide del mercato immobiliare spagnolo
La crisi abitativa spagnola è amplificata da anni di forte crescita del mercato turistico e da dinamiche speculative. Nelle principali città e nelle aree turistiche, i costi abitativi sono aumentati in modo significativo, spingendo il governo a intervenire con misure drastiche.
Nel 2022, l’inflazione nell’Unione Europea ha toccato livelli record, con ripercussioni anche sul mercato immobiliare. In Spagna, i non residenti extracomunitari hanno rappresentato una quota significativa degli acquirenti di immobili, contribuendo a sottrarre alloggi disponibili per la popolazione locale.
Secondo i dati del governo, il nuovo piano mira a garantire almeno 33.000 nuove abitazioni sociali entro il 2025 e a promuovere un maggiore equilibrio tra il settore turistico e il diritto alla casa.
L’opposizione del Partito Popolare
Nonostante il consenso su alcuni punti, come la necessità di costruire più case a prezzi accessibili, l’opposizione guidata da Alberto Núñez Feijóo critica alcune delle misure proposte, in particolare la regolamentazione degli affitti brevi e l’aumento delle tasse sugli investimenti stranieri. Feijóo ha presentato un piano alternativo che include una riduzione della burocrazia per accelerare i tempi di costruzione e una maggiore protezione legale per i proprietari di immobili.
Il dibattito sulla crisi abitativa resta dunque centrale in Spagna, dove milioni di famiglie attendono soluzioni concrete per garantire il loro diritto a una casa dignitosa e accessibile.