La misura, proposta dal governo guidato da Viktor Orbán, consente di sospendere per un massimo di dieci anni la cittadinanza ungherese a chi viene ritenuto un pericolo per lo Stato, lasciando tuttavia la porta aperta a un eventuale reintegro, qualora venisse dimostrata la cessazione della minaccia. Si tratta dunque di una misura non definitiva, ma comunque significativa sul piano del diritto alla cittadinanza.
Contrari alla legge i gruppi liberali e parte del PPE, tra cui i partiti alleati di Ursula von der Leyen, che hanno contestato il provvedimento accusandolo di essere contrario allo spirito europeo. La maggioranza parlamentare ungherese ha invece difeso la misura come un necessario strumento di tutela della sovranità e della sicurezza nazionale.
Fonte: HungarianConservatives.com