I frontalieri che hanno sottoscritto un'assicurazione malattie in Svizzera pagano premi più bassi? È quello che, in sostanza, chiede il Consigliere nazionale Lorenzo Quadri in un'interpellanza all'indirizzo del Consiglio federale. La questione, secondo Quadri, interessa in particolare il canton Ticino in quanto “la differenziazione dei premi tra residenti e frontalieri è particolarmente rilevante per il Canton Ticino, un’area fortemente interessata dal fenomeno del frontalierato” scrive l'esponente leghista. “La mancanza di trasparenza – continua l'interpellanza - e l’eventuale esistenza di disparità ingiustificate potrebbero alimentare malcontento tra i residenti e sollevare questioni di equità nel finanziamento del sistema sanitario. Un accertamento su questo tema è quindi essenziale per garantire una distribuzione equa dei costi sanitari e la sostenibilità del sistema”.
Per questi motivi Quadri sottopone al Consiglio federale le seguenti domande:
1. Può confermare se i premi pagati dai frontalieri che scelgono la LAMal siano effettivamente inferiori rispetto a quelli versati dai residenti ticinesi per la stessa copertura sanitaria?
2. Quali criteri esatti vengono utilizzati per determinare i premi LAMal applicati ai frontalieri rispetto a quelli dei residenti?
3. I premi dei frontalieri hanno subito lo stesso tasso di aumento che hanno subito quelli dei residenti in Ticino negli ultimi anni?
4. Quali sono le implicazioni finanziarie per il sistema sanitario ticinese del fatto che i frontalieri, in caso di aumento dei premi, possano scegliere di non aderire alla LAMal e quindi non contribuire direttamente al finanziamento del sistema sanitario cantonale?
5. Esistono misure in discussione per garantire una maggiore equità nella determinazione dei premi tra residenti e lavoratori frontalieri, considerando che questi ultimi beneficiano degli stessi servizi sanitari senza necessariamente reinvestire economicamente nel Cantone?