Nicolò: la sua stagione è stata sinora ricca di emozioni forti.
Direi proprio di sì. Sono passato dalla mancata qualificazione ai playoff col Winterthur alla finalissima per il titolo cadetto col Visp. Finita la stagione con gli zurighesi, i vallesani mi hanno offerto la possibilità di giocare con loro tramite una licenza B. Ho subito accettato con entusiasmo: sapevo che c’era del potenziale nella squadra di Heinz Ehlers e che avremmo potuto toglierci parecchie soddisfazioni. E così è stato.
Qual è il segreto di questa squadra?
Un tecnico molto preparato come Ehlers, uno che conosce benissimo la categoria e che meriterebbe altri palcoscenici ma anche un gruppo solidissimo, con buone individualità. Cito gli attaccanti stranieri Nunn, Brodecki e Nilsson. E aggiungo, pure, un pubblico molto presente e affezionato: in casa abbiamo una media di quasi 4 mila spettatori. Non male.
Ma adesso arriva la finale.
In questi giorni di attesa ci siamo concessi qualche giorno di pausa per ricaricare le batterie. Sinora non abbiamo mai pensato a nulla se non alla prossima partita. La finale o l’eventuale spareggio? Saremo sul pezzo, ve lo garantisco. Ma solo il giorno della sfida. Fissarsi troppo su un obiettivo di prospettiva non aiuta. Insomma: partita dopo partita.
Se dovreste vincere il titolo, vi toccherebbe poi la perdente dei playout.
Qual è il segreto di questa squadra?
Un tecnico molto preparato come Ehlers, uno che conosce benissimo la categoria e che meriterebbe altri palcoscenici ma anche un gruppo solidissimo, con buone individualità. Cito gli attaccanti stranieri Nunn, Brodecki e Nilsson. E aggiungo, pure, un pubblico molto presente e affezionato: in casa abbiamo una media di quasi 4 mila spettatori. Non male.
Ma adesso arriva la finale.
In questi giorni di attesa ci siamo concessi qualche giorno di pausa per ricaricare le batterie. Sinora non abbiamo mai pensato a nulla se non alla prossima partita. La finale o l’eventuale spareggio? Saremo sul pezzo, ve lo garantisco. Ma solo il giorno della sfida. Fissarsi troppo su un obiettivo di prospettiva non aiuta. Insomma: partita dopo partita.
Se dovreste vincere il titolo, vi toccherebbe poi la perdente dei playout.
E ci faremo trovare pronti, ci mancherebbe.
Meglio Ajoie o Lugano?
Spero naturalmente di affrontare i giurassiani. La squadra di Krupp ha un livello troppo alto per noi. E poi sono abbastanza convinto che i bianconeri eviteranno la spareggio contro i campioni della B. La loro qualità, vedrete, alla fine farà la differenza. Certo: non sono abituati a questo tipo di spareggio ma per me il Lugano si salverà.
Le dispiace vederlo in queste condizioni?
Certamente. Dopo l’inizio in Leventina, ho trascorso tanti anni sulle rive del Ceresio. Per me è stata una grande esperienza e anche se non ho avuto molto ghiaccio con la prima squadra, posso dire di aver imparato molto. Gli auguro il meglio!
Eppure si immaginava per sé un’altra carriera…
Sognavo di diventare un giocatore del Lugano in pianta stabile. Andare via mi è dispiaciuto un po', anche se ho capito che cercare nuovi orizzonti sarebbe stata la soluzione migliore. Dapprima a Winterthur e ora a Visp sono riuscito a ritagliarmi un ottimo spazio. Nella squadra zurighese ho giocato una media di 23 minuti a gara e il tecnico Frederik Rothen mi ha impiegato molto sia in box play che in power play. E anche per questo motivo che il Visp mi ha voluto per il finale di stagione.
E per il futuro?
Vediamo cosa succede nei playoff. Normalmente dovrei tornarmene a Winterthur, anche se nella vita non si sa mai. Lasciamoci stupire. Intanto vorrei conquistare il titolo cadetto. Sarebbe una soddisfazione enorme.
Si dice che Luca Gianinazzi potrebbe essere il nuovo allenatore del Visp, visto Ehlers a fine campionato se ne andrà.
L’ho sentito dire ma non posso esprimermi perché non so assolutamente niente.
A.M.
Meglio Ajoie o Lugano?
Spero naturalmente di affrontare i giurassiani. La squadra di Krupp ha un livello troppo alto per noi. E poi sono abbastanza convinto che i bianconeri eviteranno la spareggio contro i campioni della B. La loro qualità, vedrete, alla fine farà la differenza. Certo: non sono abituati a questo tipo di spareggio ma per me il Lugano si salverà.
Le dispiace vederlo in queste condizioni?
Certamente. Dopo l’inizio in Leventina, ho trascorso tanti anni sulle rive del Ceresio. Per me è stata una grande esperienza e anche se non ho avuto molto ghiaccio con la prima squadra, posso dire di aver imparato molto. Gli auguro il meglio!
Eppure si immaginava per sé un’altra carriera…
Sognavo di diventare un giocatore del Lugano in pianta stabile. Andare via mi è dispiaciuto un po', anche se ho capito che cercare nuovi orizzonti sarebbe stata la soluzione migliore. Dapprima a Winterthur e ora a Visp sono riuscito a ritagliarmi un ottimo spazio. Nella squadra zurighese ho giocato una media di 23 minuti a gara e il tecnico Frederik Rothen mi ha impiegato molto sia in box play che in power play. E anche per questo motivo che il Visp mi ha voluto per il finale di stagione.
E per il futuro?
Vediamo cosa succede nei playoff. Normalmente dovrei tornarmene a Winterthur, anche se nella vita non si sa mai. Lasciamoci stupire. Intanto vorrei conquistare il titolo cadetto. Sarebbe una soddisfazione enorme.
Si dice che Luca Gianinazzi potrebbe essere il nuovo allenatore del Visp, visto Ehlers a fine campionato se ne andrà.
L’ho sentito dire ma non posso esprimermi perché non so assolutamente niente.
A.M.