LUGANO – Steso anche il Berna. Domati anche gli Orsi. E dopo il mini passo falso di domenica scorsa a Rapperswil – dove i bianconeri hanno sciupato un doppio vantaggio per poi cedere ai rigori – il Lugano ha ripreso a marciare a pieno regime, superando il Kloten e la squadra della capitale. Per carità, non le migliori squadre del nostro campionato, ma le partite sono quelle e vanno vinte: Fazzini e compagni lo hanno fatto senza giocare in modo sublime, ma in modo semplice, efficace, lineare e, soprattutto, incisivo. Se poi anche il powerplay inizia a girare per il verso giusto…
Contro gli Orsi Emanuelsson (e meno male che al Lulea non segnava mai), Simion e Fazzini hanno fatto centro con l’uomo in più, mettendo a referto un 60% di riuscita del poweplay da far restare a bocca aperta, soprattutto pensando a quanto lo special team faceva fatica fino a poco tempo fa. Ma c’è di più: questo Lugano ha ormai capito e studiato alla perfezione il suo spartito e a confermarlo ci sono i numeri: nelle ultime 5 partite i bianconeri sono la miglior squadra per punti ottenuti (13) alle spalle solo del Losanna (15). Nelle ultime 10 sfide disputate, bianconeri e vodesi viaggiano a braccetto in cima alla graduatoria con 22 punti ottenuti. Negli ultimi 15 match giocati a dominare la classifica è proprio il Lugano, con ben 37 (!) punti ottenuti, contro i 29 di Friborgo e Losanna. Lugano che si ripete anche sull’arco degli ultimi 20 incontri disputati, con ben 45 punti conquistati. Insomma: il cammino dei bianconeri non è una cosa sporadica o benedetta dalla Dea fortuna. La verità è che il Lugano, finalmente, sta diventando una solida realtà.
In Leventina, invece, l’Ambrì fatica dannatamente a trovare una certa continuità. Dopo le vittorie casalinghe contro il Bienne (ai rigori) e contro il Ginevra, i biancoblù sono inciampati nella prova del 9, nello scontro importante che poteva permettere loro di mettere seriamente un piede nella zona play in, cadendo in quel di Kloten. La squadra di Landry, ora 11a a -1 dai Seelanders, non riesce proprio a ingranare un ruolino di marcia che le possa permettere di centrare un filotto importante di risultati positivi in grado di farle rialzare completamente la testa.
C’è anche da lavorare dalle parti della Gottardo Arena e la pausa per la Nazionale cade decisamente a fagiolo. Oltre a tirare il fiato e a recuperare le energie, la formazione leventinese dovrà finalmente capire chi è e che strada vuole imboccare.





