RIPOSTO (Italia) – Purtroppo di episodi del genere se ne vedono e se ne sentono fin troppi. In realtà anche solo un episodio simile sarebbe di troppo. Purtroppo il calcio regionale spesso viene visto come un ‘libero tutti’, dove chiunque può portare in campo le proprie frustrazioni, i propri problemi, le proprie mancanze per poi sfogarle contro chiunque gli passi davanti, anche i giovani arbitri che quel ruolo lo ricoprono per passione, per amore, per dedizione ma che spesso vengono visti come dei nemici. Peccato che senza arbitri non si potrebbe giocare e non ci sarebbero i vari campionati.
Lasciando da parte questo excursus personale, ciò che è successo a Riposto, in Sicilia, è davvero clamoroso: un giovane arbitro di 19 anni, Diego Alfonzetti, è stato aggredito al termine della sfida RSC Riposto-Pedara, valida per il campionato Allievi/Under 17, dai calciatori di casa e addirittura da qualche tifoso sceso in campo. Sono volati calci e pugni e il giovane direttore di gara è stato portato in salvo prima dell’arrivo delle forze dell’ordine.
Per fortuna è poi arrivata la mannaia della sezione disciplinare che ha escluso la RSC Riposto dal campionato, mentre per nove giocatori sono state imposte delle squalifiche valide fino al 2030. Fermato anche l’allenatore Maurizio Anastasi, fino al 30 giugno 2025: una sanzione attenuata per la collaborazione fattiva nel proteggere l’arbitro.