DAZI USA - Moreno Colombo, oggi presidente UDC di Morbio Inferiore ma per anni figura di spicco nel PLR, ha risposto senza giri di parole alle critiche del consigliere nazionale Simone Gianini. Quest’ultimo aveva definito “eccessivamente entusiasta” la reazione UDC alla riduzione dei dazi USA dal 39% al 15% negoziata da un gruppo di imprenditori e dal consigliere federale Guy Parmelin.
Colombo ribatte che non solo le critiche di Gianini sono “riciclate”, ma persino gli slogan: Farinelli aveva già parlato di “accordo di sottomissione”. E pone una domanda semplice: il PLR preferisce il 39% o il 15%, sapendo che il 39% “ha già bruciato ordini, margini e posti di lavoro”?
L’ex PLR Colombo non risparmia neppure la presidente Keller-Sutter, la cui telefonata con Trump avrebbe fatto deragliare negoziati che “si dice” potessero portare addirittura a dazi al 10%. E su Cassis, Colombo taglia corto: “Sul dossier non si è visto, non si è sentito, non si è percepito”.
Nel frattempo, osserva, una soluzione concreta l’ha portata a casa Parmelin, “con il supporto degli imprenditori e dei negoziatori”. Colombo chiude con una frase riportata da un imprenditore momò: per mantenere la Svizzera competitiva “bisogna tirare in gol”. Il resto, conclude, “è rumore.





