LOCARNO - Il caso della pensione in centro a Locarno torna al centro del dibattito. Su La Regione la direttrice della Croce Rossa ha riconosciuto che «È vero, un problema esiste» e che i Nem, persone senza diritto d’asilo ma impossibilitate a rientrare nel Paese d’origine, «finiscono inghiottite dall’inedia e dalla frustrazione». Una situazione che crea disagi non solo nel Sottocenere ma anchei ai residenti e agli operatori economici della Città Vecchia.
Proprio queste dichiarazioni – definite dalla Lega una sostanziale ammissione di impotenza – hanno spinto il deputato Omar Balli a presentare un’interrogazione. Nel testo, il leghista riprende i passaggi più forti dell’intervista, come quando la direttrice afferma: «Non abbiamo alternative e ci ritroviamo con le mani legate» oppure quando ricorda che l’ente può contare su «un operatore sociale ogni 59 richiedenti l’asilo».
Balli chiede al Consiglio di Stato se il “limbo” dei Nem fosse già noto quando il mandato è stato conferito. Domande dirette anche sulle misure concrete adottate dalla Croce Rossa e sulle eventuali responsabilità del DSS nelle criticità segnalate nell’articolo.
Infine, il deputato solleva un punto politico non secondario: alla luce di quanto emerso, il mandato viene davvero adempiuto? O serve riflettere su una possibile riassegnazione? L’interrogazione chiede infatti se non sia necessario un intervento del Cantone per richiamare la Croce Rossa al pieno rispetto degli impegni.





