NATALE - La notizia arriva dalla Germania, dove il Natale non fa più rima con serenità ma con barriere, blocchi di cemento e costi milionari. A Brema, riferiscono i media locali, il budget per la sicurezza del mercatino è stato aumentato di 3 milioni di euro per garantire un livello minimo di protezione. Una cifra enorme per un singolo evento cittadino.
Sui social c'è chi fa notare che «se non metti un confine attorno al Paese, finisci per mettere confini attorno a ogni mercato e a ogni casa». Una frase che sintetizza il clima tedesco dopo anni di flussi migratori incontrollati e crescenti preoccupazioni per la sicurezza interna.
Il problema non riguarda solo Brema: diverse città tedesche, da Berlino a Colonia, hanno moltiplicato barriere antisfondamento e presidi armati attorno ai mercatini. Misure diventate routine, ma che fino a qualche anno fa sarebbero sembrate impensabili. E soprattutto, misure che costano: milioni spesi non per migliorare servizi o infrastrutture, ma per proteggere spazi pubblici da minacce concrete.
Il dibattito è aperto: per molti tedeschi, il Paese sta pagando il conto di una politica migratoria che ha indebolito il controllo delle frontiere. «Niente muro al confine significa mille muri dentro», recita un altro commento circolato online.





