Sport, 22 giugno 2018
Xhaka-Shaqiri: la Svizzera mette "le ali" e stende la Serbia
La Nazionale si è imposta per 2-1, rimontando la rete iniziale di Mitrovic: gli ottavi di finale, ora sono davvero a un passo
KILININGRAD (Russia) – Era fondamentale fare risultato, era importantissimo almeno pareggiare, sarebbe stato incredibilmente di fondamentale importanza vincere contro la Serbia… e così è stato! A Kaliningrad, dopo un avvio complicato, i ragazzi di Petkovic hanno dato ancora una volta dimostrazione di forza fisica, mentale e di grandissima qualità tattica.
Un primo tempo di pura e vera sofferenza, anche a causa dell’immediato vantaggio firmato da Mitrovic (5’). Nella prima frazione, però, gli errori di posizione, di valutazione e tattici sono stati diversi: Schär non ha mai preso e tenuto il numero 9 serbo – come in occasione del gol –, Akanji si è allargato troppo quasi occupando il ruolo di terzino di Rodriguez, Sommer non si è mai preso la responsabilità di intervenire su una palla alta, mentre davanti… abbiamo faticato come al solito! Se le migliori occasioni che abbiamo avuto sono capitate sul piede di Dzemaili, qualcosa evidentemente non ha funzionato al massimo.
Nella ripresa, a parte qualche brivido iniziale, si è vista la solita Svizzera, quella che non perde praticamente mai e che può davvero giocarsela con tutti. Il pareggio di Xhaka (52’), giunto dopo il primo
vero spunto di Shaqiri, è arrivato nel momento giusto, quello ideale, dal momento che la Serbia da lì in poi ha vacillato parecchio. Lo stesso numero 23 ha colto un palo incredibile che ci sarebbe valso la qualificazione, ma l’impressione che la Nazionale ha fornito è stata quella di aver trovato la quadratura del cerchio, di essere sempre pericolosa – specie dopo l’ingresso di Gavranovic – e di poter segnare da un momento all’altro.
Il livello del nostro gioco è così cresciuto minuto dopo minuto, azione dopo azione, intervento dopo intervento, anche grazie alla puntualità di Behrami e di Akanji nei loro recuperi. E così, quel gol solo sfiorato in precedenza è arrivato, proprio con Shaqiri che, lanciato in profondità e in velocità da Gavranovic, è stato freddo, glaciale, preciso e puntuale nel superare Stojkovic (90’) realizzando quella rete che, quasi sicuramente, ci porterà agli ottavi di finale.
Ora siamo in vetta al girone, alla pari del Brasile (anche se la differenza reti premia i verdeoro): mercoledì contro la Costa Rica possiamo e dobbiamo chiudere i conti per centrare quell’obiettivo minimo, ma assolutamente importante e, fin qui, meritato.