Sport, 27 giugno 2018
Gli ottavi sono una realtà, ma la Svizzera lascia qualche dubbio
La Nazionale ha disputato la peggior partita di questo Mondiale pareggiando per 2-2 contro la Costa Rica. Nel turno successivo sfideremo la Svezia senza Lichtsteiner e Schär
NIZHNY NOVGOROD (Russia) – Gli ottavi di finale per la Svizzera sono cosa fatta, e affronteremo la Svezia. Questa è la nota positiva. Se contro gli scandinavi giocheremo come contro la Costa Rica, però, potremmo sudare freddo. Questa è la nota negativa. Una brutta Nazionale ha pareggiato per 2-2 contro i sudamericani e si è qualificata come seconda nel girone, visto il 2-0 rifilato dal Brasile alla Serbia.
I primi 45’ sono stati per lunga parte una vera e propria passione, una Via Crucis, lungo la quale Sommer e Akanji si sono erti a veri e propri baluardi: la parata dell’estremo difensore sul colpo di testa di Borges – certo che anche la traversa ha fatto il suo sul tiro di Colindres – e le coperture difensive del centrale del Dortmund ci hanno tenuto in vita contro un avversario che a lunghi tratti ci hanno messo in difficoltà. Quasi dal nulla, però, è arrivato come una liberazione il guizzo di Dzemaili (31’) che ci ha ridato ossigeno e un po’ più di tranquillità… anche se la sofferenza e la pressione costaricense non sono mai mancate.
Forti
del vantaggio e dell’1-0 conseguito anche dal Brasile nei primi 45’, la Nazionale – che negli ottavi martedì contro la Svezia dovrà fare a meno di Lichtsteiner e Schär, ammoniti e squalificati – non è mai riuscita a invertire la tendenza mostrata nel primo tempo. Davvero troppo brutti, davvero troppo contratti, senza idee e in difficoltà nel fare quella corsa in più che serve in fase difensiva (Shaqiri in questo contesto è stato nullo): l’1-1 di Watson su azione d’angolo è stato praticamente inevitabile.
Il 2-0 brasiliano, per fortuna, ha messo in ghiaccio la nostra qualificazione, perché – a dir la verità – sul campo di Niznhy Novogorod abbiamo deluso. Gli unici veri brividi li abbiamo vissuti nei minuti conclusivi: prima Drmic, dopo un palo, ha siglato il momentaneo 2-1, mentre Ruiz su rigore – in realtà è stata un’autorete di Sommer – ha firmato il definitivo 2-2.
Al triplice fischio finale abbiamo potuto sorridere alla qualificazione, ma qualche dubbio in vista della Svezia resta…