Sport, 28 giugno 2018
La Costa Rica insegna: contro la Svezia ci vorrà una Svizzera diversa
Dopo le buone prestazioni offerte contro Brasile e Serbia, ieri la Nazionale ha fatto qualche passo indietro: contro gli svedesi dovremo fare a meno di Lichtsteiner e Schär
NINZHY NOVGOROD (Russia) – Proviamo a prendere il buono di quanto emerso ieri sera sul manto erboso di Ninzhy Novgorod: la Svizzera, pur rischiando e con un po’ di fortuna, ha conquistato quel punticino che è valso la qualificazione per gli ottavi di finale dove sfideremo la Svezia. Proviamo ad analizzare ciò che di negativo si è visto contro la Costa Rica: la Nazionale a volte cammina in campo, non ci mette il 110% e soffre più del dovuto.
Contro la Svezia martedì ci mancherà la spinta e la personalità di Lichtsteiner come la presenza fisica di Schär, è vero, ma per provare a conquistare quel quarto di finale che rappresenta un po’ il nostro obiettivo storico ci servirà molto più sacrificio da parte di tutti. Vedere Shaqiri trotterellare in fase difensiva, senza mai dare una copertura all’esterno basso, vedere il centrocampo non riuscire mai a impostare un’azione degna di nota… fa sorgere qualche dubbio.
Contro la Serbia non ci è mancata la reazione, così come contro il Brasile, ma è innegabile che in queste
prime tre partite del Mondiale anche la fortuna ci ha arriso: sia sul gol di Zuber, così come sul rigore non concesso a Mitrovic, fino ad arrivare ai due legni colpiti dalla Costa Rica non ci possiamo lamentare. Anche per questo gli uomini che verranno messi in campo dal ct dovranno dare il 110% e su questo non abbiamo nessun dubbio.
I dubbi, a dir la verità, li fornisce la prestazione scialba mostrata ieri sera. Di attenuanti ce ne sono tantissime: una qualificazione praticamente acquisita, la vittoria del Brasile che ci ha messo in una posizione di totale tranquillità, un avversario non trascendentale, ma quello che più rimane è quella sensazione di insicurezza che la sfida di ieri sera ci ha lasciato.
Ora non resta che riunire le forze anche mentali in vista di martedì prossimo, quando una partita come quella di ieri sicuramente non basterà contro la fisicità e la compattezza di una nazionale capace di eliminare l’Italia nei playoff. Un’Italia non eccelsa, è vero, ma comunque capace di annoverare tra le proprie fila giocatori di una certa esperienza.