I cittadini centroamericani che chiederanno asilo agli Stati Uniti dovranno aspettare in Messico mentre i loro casi sono esaminati nell'ambito di un nuovo piano chiamato "Rimanete in Messico", ha riferito il Washington Post mercoledì citando fonti interne alla Casa Bianca.
I richiedenti l'asilo in passato erano autorizzati a rimanere negli Stati Uniti mentre i loro casi venivano esaminati, senza paura di essere deportati. In base alle nuove misure, i richiedenti asilo dovranno dimostrare un "ragionevole timore" di persecuzione in Messico al fine di ottenere l'ingresso. La nuova misura potrebbe entrare in vigore da venerdì.
L'articolo del Washington Post si basava su "documenti di pianificazione interna" e su tre funzionari anonimi del Dipartimento per la sicurezza interna. Il documento ha definito la proposta una rottura importante rispetto al sistema attuale, in cui i richiedenti l'asilo devono poter dimostrare da subito un rischio concreto a tornare nel loro paese d'origine. Il sistema attuale è da tempo criticato da chi si oppone all'immigrazione incontrollata, in particolare la pratica del “prendi e rilascia” (“catch and release”), dove una persona colta illegalmente su territorio statunitense veniva rilasciata in attesa del suo processo. Una gran parte dei clandestini rilasciati però faceva perdere le sue tracce e non si presentava al processo.
Una portavoce del DHS, il dipartimento di sicurezza nazionale, ha affermato invece che non ci sarebbero piani immediati per implementare la misura. Secondo quanto