Sport, 30 novembre 2018
Lugano-Del Curto: e se fosse la volta buona?
L’ormai ex head coach del Davos è stato spesso avvicinato ai bianconeri, visto anche l’interesse e l’ammirazione mai negata da parte della società luganese. E Ireland va a scadenza…
LUGANO – È finita un’era (o forse no). Una cosa è certa: l’addio di Arno Del Curto alla panchina del Davos ha sorpreso tutti, ha lasciato un po’ tutti a bocca aperta e ha lasciato un vuoto nel cuore degli appassionati di hockey. 22 anni, 6 titoli di campione svizzero e 5 Coppa Spengler messi in bacheca non si cancellano così, dall’oggi al domani.
Ma siamo sicuri che Arno Del Curto non tornerà a sedersi su una panchina di una squadra della LNA, dopo aver giustamente e debitamente riposato? Un personaggio come lui mancherebbe troppo e forse non potrebbe resistere alle sirene di una big: lo Zurigo, per esempio, dove il buon Arno allenò fino al 1993 quando venne licenziato. Dalle parti dell’Hallenstadion
il desiderio di riportare il 62enne sulla panchina dei Lions c’è sempre stato, ma Del Curto ha sempre resistito, fedele e fiero di guidare il suo Davos.
L’altra possibile meta potrebbe essere Lugano. Sia chiaro, nessuno sta chiudendo uno spiraglio per Greg Ireland, ma c’è anche da considerare che il contratto dell’attuale head coach andrà in scadenza a fine anno. Inoltre l’ammirazione da parte di Vicky Mantegazza nei confronti dell’ex allenatore del Davos è sempre stata altissima.
Chiaramente sono solo supposizioni, ma si sa… nell’hockey, così come in tutto lo sport, proprio da queste supposizioni poi possono nascere le idee migliori.