Il movimento “Il Guastafeste” ha svelato oggi i tre vincitori del concorso “Swiss Stop Islamization Award 2018”. Lo scopo del concorso, ideato dal movimento politico “Il Guastafeste” di Giorgio Ghiringhelli, è quello di premiare ogni anno tre persone – una per la Svizzera tedesca, una per la Svizzera francese e una per la Svizzera italiana – che si sono distinte per la loro coraggiosa attività contro l’islamizzazione dell’Europa (e in particolare della Svizzera) e contro la diffusione del radicalismo islamico. A ognuno dei tre vincitori verrà assegnato un premio di 2'000 franchi.
Di seguito i tre vincitori per ogni regione linguistica e la motivazione che ha portato alla loro scelta:
Per la Svizzera tedesca: Walter Wobmann (Consigliere nazionale UDC, Gretzenbach-SO)
Fondatore e presidente del “Comitato di Egerkinger”, che nel 2007 aveva lanciato l’iniziativa popolare contro l’edificazione di minareti. I sondaggi dicevano che l’iniziativa sarebbe stata bocciata da almeno il 58% dei cittadini, e invece – sorprendendo tutto il mondo – l’iniziativa venne accolta il 29 novembre 2009 dal 57,5 % dei votanti .
Con questa vittoria , che in buona parte fu dovuta all’impegno di Walter Wobmann, il Comitato di Egerkingen conseguì un successo destinato a passare alla storia come il primo importante passo concreto contro l’islamizzazione della Svizzera. Il secondo passo si compirà quando il popolo sarà chiamato a votare, verosimilmente nel 2020, a favore dell’iniziativa popolare che chiede di vietare la dissimulazione del viso in pubblico, lanciata dal Comitato di Egerkingen nel 2016 e sottoscritta da 106'500 cittadini ( di cui 7'500 ticinesi).
Da allora Walter Wobmann ci ha messo la faccia per sostenere questa battaglia e non ha avuto paura di affrontare altri temi scomodi che molti politici preferiscono evitare per paura di compromettere la loro carriera. La lotta contro l’islam politico è il suo cavallo di battaglia : un impegno che egli porta avanti sia in Parlamento e sia facendo capo ai diritti popolari. Walter Wobmann è una voce emblematica della maggioranza critica in questo Paese. Il suo modo schietto e diretto di far politica piace alla gente. Egli ha già annunciato che utilizzerà il Premio per finanziare battaglie politiche.
Per la Svizzera francese: Mireille Vallette (Ginevra)
Poche persone in Svizzera si sono battute con una tale costanza contro l’islamismo, la radicalizzazione dei musulmani e a favore delle donne musulmane che sono (auto-)discriminate dall’Islam. Inizialmente militante di sinistra, ha lasciato il Partito socialista a causa della compiacenza