Madre e due figlie, erano arrivate in Svizzera nell’ambito di un ricongiungimento familiare con il marito e padre, un cittadino dello Sri Lanka cui nel 2014 era stato riconosciuto lo statuto di rifugiato. Ma poi quest’ultimo si è trovato un’altra donna. E quando è stato interpellato dalla Segreteria di Stato della migrazione (Sem) ha risposto: “Rimpatriatele pure, io ho una nuova compagna, non voglio tornare con loro”.
Il Tribunale amministrativo federale (Taf) ha respinto negli scorsi giorni il ricorso di tre cittadine dello Sri Lanka, tutte patrocinate dal signor Rosario Mastrosimone di Sos Ticino, contro la decisione della Sem di non concedere loro l’asilo. I giudici hanno sottolineato che di regola i coniugi dei rifugiati e i loro figli vengono a loro volta riconosciuti come rifugiati.