Ad evidenziare l’inghippo è stato Le Matin nell’edizione di venerdì (edizione online: ormai c’è solo quella).
Altro che la storiella del canone radioTV a 365 franchi. 11 economie domestiche su 12 nell’anno di disgrazia 2019 pagheranno di più. Anche parecchio di più. Di conseguenza, nelle casse federali alla voce “canone” entreranno 1,9 miliardi invece degli annunciati 1,3: 600 milioni extra, che verranno estorti ai cittadini dalla Serafe. Ovvero la società di incasso che ha preso il posto della Billag. E questi soldi prelevati “in esubero” non verranno mai più restituiti!
Fatturazione galeotta
Come è possibile un simile ladrocinio? Risposta: tramite il sistema di fatturazione deciso dall’Ufficio federale della comunicazione (UFCOM). Sistema che prevede per il 2019 una riscossione in acconti, con l’invio delle bollette scaglionato sull’arco dei 12 mesi, a cui si aggiunge il canone annuale. Chi ad esempio è inserito nel gruppo che riceverà la fattura in maggio dovrà pagare una fattura parziale di 152.10 Fr, quota parte da inizio anno fino a maggio, in seguito riceverà la fattura completa di 365 Fr per il periodo che va da maggio 2019 a maggio 2020.
Chi riceverà la fattura in ottobre dovrà pagare la quota parte per i mesi da gennaio ad ottobre (273.75 Fr) più il canone intero per il periodo da ottobre 2019 ad ottobre 2020. La fattura successiva, di 365 Fr, gli arriverà in ottobre 2020, e coprirà i 12 mesi seguenti. E così via. Più tardi arriva la fattura parziale per il 2019, più essa diventa consistente. Il problema è che il canone dovrà essere versato “a vita”; non è un sistema a termine da cui si possa uscire. A meno di trasferirsi all’estero.
Quindi, i soldi versati in più nel 2019 tramite le fatture parziali non saranno né compensati, e nemmeno restituiti l’anno dopo (per informazioni più dettagliate, si veda il sito www.lematin.ch).
Il tesoretto così accumulato, come detto di circa 600 milioni di Fr, servirà - secondo le dichiarazioni dell’UFCOM a Le Matin — a “coprire i bisogni finanziari dei beneficiari del
canone nel 2019”. Quindi in massima parte se lo cuccherà l’emittente di regime SSR!
“UFCOM peggio di Bertoldo”
La situazione non va giù al consigliere nazionale leghista Lorenzo Quadri, membro del comitato No Billag.
“La prima considerazione - osserva Quadri - è che, se i cittadini svizzeri avessero approvato l’iniziativa No Billag, questi problemi non li avremmo... Fuor di battuta, V “era” della Serafe comincia decisamente col piede sbagliato. Prima il caos con gli indirizzi, adesso questa vicenda dei versamenti