Sport, 12 febbraio 2019
Immigrazione clandestina, tesseramenti fittizi e plusvalenze insensate: scoppia il caos nel calcio
In Italia il presidente e l’Amministratore Delegato dello Spezia sono stati inibiti per un anno per violazioni sistematiche in materia di immigrazione clandestina
LA SPEZIA (Italia) – Non si sa a cosa potrà portare, non si sa se potrebbe sollevare un gran polverone oppure gettare nel caos più totale il mondo del calcio, fatto sta che quanto sta accadendo a La Spezia può gettare un’ombra importante su quello che concerne il pallone legato all’immigrazione clandestina.
Il giudice per le indagini preliminari del capoluogo ligure, infatti, sta indagando la società calcistica per violazioni sistematiche delle disposizioni in materia di immigrazione clandestina.
Nell’occhio della giustizia sono finiti l’Amministratore Delegato del club,

Luigi Micheli, e il presidente, Stefano Chisoli, così come il numero 1 della società dilettantistica spezzina Valdivara Cinque Terre.
Stando alla Questura di La Spezia “il complesso dell’attività investigativa ha messo in luce l’esistenza di un vero e proprio sistema finalizzato a far giungere e poi permanere in Italia giovani promettenti atleti minorenni, di nazionalità nigeriana, selezionati nella scuola calcio di Abuja”.
Secondo gli inquirenti ci sono stati dei tesseramenti fittizi in alcuni squadre dilettantistiche per poi ricavarne delle plusvalenze da mettere a bilancio.