Opinioni, 20 febbraio 2019

Lorenzo Quadri - Il mantra del "non problema"

Come c’era da attendersi, il Gran Consiglio ha respinto a larga maggioranza la petizione del Guastafeste Giorgio Ghiringhelli che chiede di vietare su suolo pubblico le preghiere contenenti messaggi d’odio e di discriminazione nei confronti di fedeli di altri religioni. Ovvero le preghiere islamiche, essendo le uniche che adempiono a tali requisiti. La proposta è stata di fatto appoggiata solo da Lega ed Udc.
Com’era scontato, il solito triciclo PLR-PPD-PS si nasconde dietro il mantra del "non problema". Traduzione: prima aspettiamo che i buoi siano fuori dalla stalla; poi magari - con calma, neh - valuteremo se non potrebbe essere il caso di fare qualcosa.
La continua litania del “non problema”, recitata dagli esponenti dei partiti cosiddetti storici per reggersi la coda l’uno con l’altro, è diventata inascoltabile. Sicché l'avanzata dell'estremismo islamico alle nostre latitudini sarebbe un "non problema”. E quali sarebbero allora i veri problemi? Forse i rimborsi delle spese telefoniche dei Consiglieri di Stato?
Evidentemente qualcuno non ha capito che, a furia di mettersi le fettone di salame sugli occhi davanti a questi "non problemi", tra un po' ci ritroveremo con la sharia in casa. E potremo salutare i nostri diritti fondamentali.
Del resto i giudici stranieri della CEDU (Corte europea dei diritti dell’uomo), tanto apprezzati dai
citati partiti storici, puntano con decisione all’importazione della sharia in Europa; e dire che solo nel 2003 l’avevano giudicata “incompatibile con i diritti umani”. I tempi cambiano ed anche i giudici, è evidente, invece di emettere sentenze fanno politica multikulti.
Comunque, se il Ghiro, come annunciato, lancerà un'iniziativa popolare contro le preghiere che incitano all'odio su suolo pubblico, il Mago Otelma prevede che la partitocrazia verrà ancora una volta  asfaltata. Perché il popolo plebisciterà il divieto, allo stesso modo in cui ha plebiscitato la norma costituzionale antiburqa (altro notorio “non problema”).
Il tema merita comunque di essere sollevato anche a livello federale. Il consigliere nazionale Udc Andreas Glarner, con buona probabilità, non sarà l’unico a muoversi in questo senso.
Curioso anche il comportamento degli “indipendentissimi” media ticinesi. La petizione di Ghiringhelli è stata ampiamente snobbata, come accade con bella regolarità con i temi scomodi (non sia mai che essi rubino spazio prezioso alla campagna elettorale degli amici del partito giusto).
Nel resto della Svizzera, e anche al di fuori dalla Svizzera, le cose sono andate diversamente. Un qualche motivo ci sarà.

Lorenzo Quadri
Consigliere Nazionale, Lega dei Ticinesi

Guarda anche 

"Stop alle indennità d’oro ad alti funzionari federali licenziati"

Il Consiglio federale deve porre fine alle indennità “d'oro” versate agli alti funzionari sollevati dal loro incarico. È quanto chiede una m...
14.06.2025
Svizzera

"Stop allo smantellamento dei postomat"

I bancomat della posta, anche chiamati postomat, dovrebbero essere mantenuti. È quello che chiede il Consigliere nazionale Lorenzo Quadri in un'interpellanza a...
13.06.2025
Svizzera

"Il flop delle espulsioni verso l’Afghanistan"

La nuova prassi sulle espulsioni dei cittadini afghani, decisa recentemente dal Consiglio federale e che, da quando è in vigore, non ha portato ad alcun allontamen...
12.06.2025
Svizzera

Svizzera e CEDU: è tempo di dire basta

Cresce in Europa il malcontento nei confronti della Corte europea dei diritti dell’uomo (CEDU), accusata da più fronti di oltrepassare il proprio mandato giu...
10.06.2025
Svizzera

Informativa sulla Privacy

Utilizziamo i cookie perché il sito funzioni correttamente e per fornirti continuamente la migliore esperienza di navigazione possibile, nonché per eseguire analisi sull'utilizzo del nostro sito web.

Ti invitiamo a leggere la nostra Informativa sulla privacy .

Cliccando su - Accetto - confermi che sei d'accordo con la nostra Informativa sulla privacy e sull'utilizzo di cookies nel sito.

Accetto
Rifiuto