Riceviamo e pubblichiamo un comunicato inviato dal fondatore del movimento "Il Guastafeste" Giorgio Ghiringhelli, autore della petizione in cui si chiedeva di vietare le preghiere che inneggiano all'odio in pubblico, proposta bocciata dal Gran Consiglio lo scorso martedì.
Martedì 19 febbraio 2019 il Gran Consiglio ticinese ha deciso con una maggioranza del 66% di respingere la petizione presentata dal sottoscritto per chiedere di proibire la recita di preghiere su suolo pubblico (come quelle islamiche) contenenti impliciti riferimenti offensivi e discriminatori verso fedeli di altre religioni.
Come volevasi dimostrare, i cosiddetti rappresentanti del Popolo, che in realtà rappresentano solo se stessi e il loro partito, con la scusa che il problema non esiste (almeno per ora…), non hanno avuto il coraggio di praticare una politica di tolleranza zero verso la strategia islamista di conquista territoriale messa in atto un po’ ovunque in Europa e che consiste anche – ma non solo – nell’ostentare nello spazio pubblico a scopo di proselitismo i loro simboli politico-religiosi (le donne velate e gli uomini con la tunica da beduino , le moschee, i centri “culturali”, il burkini , la filiera di prodotti halal ecc.) ed i loro riti (come le 5 preghiere giornaliere), in modo da islamizzare lentamente ma inesorabilmente l’ambiente.
E allora il Guastafeste invita
tutti coloro che sono preoccupati per l’islamizzazione dell’Europa, per l’immigrazione di massa in provenienza da Paesi islamici e per la crescente radicalizzazione dei musulmani europei a dare un segnale forte in occasione delle elezioni cantonali del prossimo 7 aprile, votando scheda Lega dei ticinesi o UDC per il Gran Consiglio, ossia gli unici due partiti che hanno sostenuto massicciamente la petizione.
Per dare più peso al vostro voto, non usate la scheda bianca, ma usate la scheda di uno dei due partiti, perché è in questo modo che si conquistano i 90 seggi a disposizione . Dal canto mio prometto che qualora questi due partiti raggiungessero complessivamente una maggioranza del 51%, il prossimo 8 aprile ripresenterò la mia petizione sulle preghiere islamiche in strada. Ma se non fosse possibile raggiungere tale maggioranza , allora non rimarrà altro da fare che lanciare un’iniziativa popolare (verso marzo del 2020).
I PPD tirandosi la zappa sui piedi hanno votato a favore degli islamisti, che in tutti i Paesi islamici perseguitano e umiliano i cristiani e che nelle loro preghiere rituali offendono i cristiani (indicati come coloro che hanno smarrito la retta via) , e dunque tanta dabbenaggine di fronte al pericolo n° 1 per l’Europa e per i cristiani va punita con la loro estinzione e la loro estromissione dalla scena politica cantonale, seguendo la scia del giornale della Curia.
Giorgio Ghiringhelli