Svizzera, 18 aprile 2019

Iva riscossa illegalmente sul canone, ogni famiglia riceverà 50 franchi indietro

L'eccedenza dell'IVA riscossa illegalmente sul canone radiotelevisivo tra il 2010 e il 2015 dovrà essere rimborsata. Il Consiglio federale propone di versare un'indennità di 50 franchi per famiglia, che dovrebbe essere versata nel 2021. Mercoledì ha presentato il suo progetto in consultazione fino al 5 agosto.

L'importo della compensazione viene calcolato dividendo l'importo totale dell'IVA riscossa tra il 2010 e il 2015 (165 milioni di franchi) per il numero di famiglie aventi diritto (3,4 milioni). I 165 milioni di dollari saranno pagati dalla Confederazione. Questo pacchetto verrà detratto dal conto della commissione.

La detrazione sarà concessa a tutte le famiglie private e collettive (domicili, case per anziani, ospedali, istituti scolastici) che riceveranno una fattura Serafe durante l'anno di rimborso e che, in quel momento, non sono esentate dal pagamento della tassa. Questo regolamento rimuoverà qualsiasi base per eventuali altre richieste di restituzione. Da notare che le aziende non saranno interessate dal rimborso.

Le 30'000 persone che hanno attualmente richiesto il rimborso dell'IVA saranno trattate come qualsiasi altra famiglia. Per molti di loro, la deduzione una tantum sarà leggermente inferiore all'importo che rivendicano.

Infatti, colui che ha sempre pagato
la tassa tra il 2010 e il 2015 ha pagato 60,22 franchi di IVA in eccesso (38,18 franchi per la televisione e 22,03 franchi per la radio). Inoltre, l'indennità forfettaria non si rivolge necessariamente alle persone interessate.

I 50 franchi potrebbero essere pagati anche alle famiglie che non hanno pagato la tassa. Viceversa, è possibile che le persone che hanno pagato l'IVA sulla tassa tra il 2010 e il 2015 non possano essere rimborsate.

Tuttavia, questa soluzione ha il vantaggio di essere semplice ed efficace e di ridurre al minimo i carichi. Le famiglie non hanno nulla da fare, non devono dimostrare il loro diritto al rimborso e non sono suscettibili di essere interessati a un'eventuale prescrizione dei loro diritti. Si evita quindi un procedimento costoso e complesso, sostiene il governo.

Il Consiglio federale ha escluso altre opzioni più complesse come un rimborso caso per caso sulla base di una richiesta motivata e tenendo conto dei cambiamenti avvenuti nel frattempo (morte, divorzio, matrimonio, allontanamento).

Questa soluzione è amministrativamente più ingombrante e non rimborserebbe necessariamente tutte le famiglie come richiesto da una mozione del Parlamento. Il Consiglio federale ha inoltre lasciato da parte una combinazione di indennizzo forfettario e rimborso individuale su richiesta.

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