Mondo, 04 giugno 2019
In Italia governo a rischio, "Di Maio e Salvini dicano se vogliono andare avanti"
"Non vivacchio, o si va avanti o rimetto il mandato" è questo, in sostanza, l'avvertimento lanciato dal premier italiano Giuseppe Conte, avvertimento diretto alle forze politiche che sostengono il suo governo, e in particolare ai suoi due leader, Matteo Salvini e Luigi Di Maio, sullo sfondo di tensioni, che invero vanno avanti da mesi ma che sembrano aver raggiunto (quasi) il punto di rottura: "Chiedo una risposta chiara, inequivoca e rapida. Il Paese non può attendere".
Conte parla da Palazzo Chigi, nel corso di una conferenza stampa organizzata nel tardo pomeriggio. Ricorda il giorno del suo giuramento davanti al Capo dello Stato, i provvedimenti finora intrapresi, da attuare e sorvegliare, ma ammette anche di aver "sottovalutato" gli effetti sull’esecutivo di questa perenne e lacerante campagna elettorale. "Personalmente resto disponibile a lavorare nella massima determinazione di un percorso di cambiamento. Ma non posso compiere questa scelta da solo. Le due forze politiche devono essere consapevoli del loro compito. Se ciò non dovesse esserci non mi presterò a vivacchiare per prolungare la mia presenza a palazzo Chigi. Molto semplicemente rimetterò il mio mandato".
E mentre il premier è ancora davanti ai giornalisti, Matteo Salvini già commenta tramite social le sue parole. "Noi non abbiamo mai smesso di lavorare, evitando di rispondere a polemiche e anche insulti, e gli Italiani ce lo hanno
riconosciuto con 9 milioni di voti domenica". Non solo: "Noi siamo pronti, vogliamo andare avanti e non abbiamo tempo da perdere, la Lega c’è".
Più sfumata invece la reazione dell'altro vice, Luigi Di Maio: "Ci sono due cose importanti dal punto di vista umano: chiedo finiscano gli attacchi ai ministri del Movimento 5 Stelle, rispettando il lavoro di ognuno e, siccome nel contratto c'è ancora tantissimo da fare, non è certamente il momento per proporre temi divisivi mai condivisi fuori dal contratto. Questa è l’unica maggioranza possibile e che può servire meglio il Paese. Andiamo avanti con lealtà e coerenza. Dobbiamo cambiare ancora tante cose", scrive, anche lui sui social, il leader M5S.
Se la presa di posizione di Conte basterà a smorzare la tensione e le polemiche lo dirà il tempo, ma a un anno dall'entrata in funzione del nuovo governo i rapporti di forza, perlomeno elettoralmente parlando, tra le due formazioni al governo, Lega e Movimento 5 Stelle, si sono stravolti con la Lega forte del suo 34% alle elezioni europee e facente parte di un centrodestra che negli ultimi mesi ha vinto un'elezione regionale dopo l'altra. Il Movimento 5 Stelle invece è in netta perdita di velocità e questo è senza dubbio uno dei fattori scatenanti delle tensioni, sia tra le due formazioni al governo che all'interno del Movimento guidato (per ora) da Di Maio.