Mondo, 09 giugno 2019
Non gli bastano vitto e alloggio, richiedenti l'asilo vogliono soldi e aggrediscono poliziotti
Sette richiedenti l'asilo si sono chiusi all'interno della struttura in cui alloggiano impedendo l'accesso ai responsabili della cooperativa che la gestisce e hanno spintonato alcuni operatori. È successo a Boville Ernica, vicino a Frosinone, nel centro Italia. L’azione violenta è stata attuata come forma di protesta: i migranti, infatti, oltre al vitto e all’alloggio pretendevano anche il "pocket money", il denaro che viene elargito giornalmente ai richiedenti l'asilo in Italia. La situazione è tornata alla normalità solo dopo l'intervento della polizia. Lo riporta il sito de "Ilmessaggero".
Gli ospiti del centro di accoglienza, che alloggiano in una villetta, volevano contestare le nuove disposizioni del governo italiano sulla somministrazione del vitto che nelle strutture con meno di 50 persone, come in questo caso, prevede la distribuzione di forniture di cibo e prodotti igienici ma non di denaro. Questo per evitare che i soldi possano essere utilizzati per altri scopi, anche illeciti.
La nuova elegge, però, non è piaciuta ai migranti di questo centro d'accoglienza, che quando hanno scoperto

la novità si sono chiusi all’interno della struttura. Sul posto è intervenuto il dirigente dell'ufficio Immigrazione della Questura di Frosinone, insieme ad alcuni agenti. La tensione è calata grazie alla forze dell’ordine che sono riuscite a convincere gli stranieri a porre fine alla protesta.
Gli animi, però, sono tornati ad accendersi nel pomeriggio quando un nigeriano è tornato alla cooperativa ed è andato in escandescenza. Per calmare e bloccare l’africano prima che potesse compiere azioni irreparabili,sono intervenuti quattro poliziotti.
Alla vista degli agenti, lo straniero si è innervosito ancora di più e si è scagliato contro di loro. Nella violenta colluttazione, due poliziotti sono rimasti feriti tanto che sono dovuti ricorrere alle cure del pronto soccorso. Il giovane alla fine è stato bloccato e arrestato.
I sette immigrati ospiti del centro, invece, sono stati denunciati per interruzione di pubblico servizio, uno dei quali anche per violenza privata. In seguito è emerso che uno dei protagonisti della protesta aveva precedenti per spaccio di droga.