Mondo, 25 settembre 2019

Trump alle Nazione Unite: "Il futuro non appartiene ai globalisti, ma ai patrioti e alle nazioni sovrane e indipendenti"

Nel suo discorso davanti alle Nazioni Unite a New York, Donald Trump ha promosso la sovranità sulla globalizzazione, spingendo i leader mondiali a mettere al primo posto gli interessi del proprio paese.

Allo stesso tempo ha accusato coloro che promuovono l'immigrazione di massa di crudeltà e che non rispettare i confini di una nazione significa attaccare i diritti umani e la dignità umana.

Il presidente degli Stati Uniti ha dichiarato all'Assemblea generale delle Nazioni Unite a New York che "il futuro non appartiene ai globalisti, il futuro appartiene ai patrioti. Il futuro appartiene alle nazioni sovrane e indipendenti che proteggono i loro cittadini, rispettano i loro vicini e onorano le differenze che rendono ogni paese speciale e unico".

Ha affermato che gli attuali bassi livelli di disoccupazione negli Stati Uniti sono dovuti al fatto che "siamo concentrati sul potenziamento dei sogni e delle aspirazioni dei nostri cittadini".

E ha continuato criticando le politiche delle frontiere aperte, dicendo che "aiutano le organizzazioni criminali".

Trump ha dichiarato: “Oggi ho un messaggio per quegli attivisti delle frontiere aperte che si nascondono nella retorica della giustizia sociale: le vostre politiche non sono giuste. Le vostre politiche sono crudeli e malvagie. Danno potere alle
organizzazioni criminali che predano uomini, donne e bambini innocenti".

Ha continuato: “Avete messo il vostro falso senso di virtù davanti alle vite, al benessere di innumerevoli persone innocenti. Quando minate la sicurezza delle frontiere, minate i diritti umani e la dignità umana".

Il presidente Usa ha in seguito confermato la sua sfida nei confronti della Cina, potenza globale con cui la Casa Bianca ha intrapreso una guerra commerciale senza quartiere. Trump ha parlato di “abusi” da parte della potenza asiatica, ricordando che “in questi anni, questi abusi sono stati tollerati, ignorati, se non incoraggiati”, concludendo con una minaccia: “Per quanto riguarda l’America, quei giorni sono finiti”.

Chiuso il capitolo Cina, l'attuale inquilino della Casa Bianca è tornato a parlare di Iran. Il presidente americano ha ribadito a tutti che “Nessun governo responsabile dovrebbe sostenere la sete di sangue dell’Iran”. Ma a fronte di queste parole dure nei confronti di Teheran, Trump ha anche detto di essere pronto al dialogo.

Il discorso di Trump è disponibile su YouTube, qui in lingua inglese, qui con la traduzione simultanea in italiano.

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